180 – 202 d.C. ca.
CLEMENTE ALESSANDRINO, Protrettico, 119, I
Vieni, o insano, non appoggiato al tirso non armato di edera, getta la mitra, getta la nebride, torna in senno. Ti mostrerò il verbo e i misteri del Verbo parlandone secondo le immagini a te familiari. Questo è il monte amato da Dio, non il teatro di tragedie come il Citerone, ma consacrato alla verità, monte sobrio ombroso di sante selve. Compiono i riti sacri in esso, non le sorelle di Semele “colpita dal fulmine”, le Manadi iniziate all’abominevole distribuzione di carni crude, ma le figlie di Dio le belle agnelle, che celebrano venerandi riti (…)