28 a. C.
PROPERZIO, Elegie, II, 30
Testo tratto da: Fedeli P.(a cura di), Properzio, Elegie, Sansoni, Firenze 1988, II, 30, vv. 27-30
Colà vedrai le sorelle sedute sugli scogli
cantare i dolci amori furtivi dell'antico Giove,
come arse per Semele e come fu perdutamente innamorato di Io,
come infine volò alle case di Troia in forma di uccello..