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Post 460 a.C.

ESCHILO, Le Laceratrici

Testo tratto da: Morani G. e M.(a cura di), Eschilo Tragedie e Frammenti, Utet, Torino 1987, Frm. 117, pag. 679

CORO –( …) Spalmava d’unguento…non più della caccia…

…alquanto audaci….

…Chi è invidioso nei momenti felici e la fama indegna stiano lontani. Noi ci vantiamo di essere discendenti da Semele per una linea completamente retta. Questi altri privilegi li fornì a Cadmo Semele congiuntasi a Zeus che tutto domina, per mezzo di queste nozze.

ERA – o ninfe veridiche, a voi, figlie di Inaco, fiume Argivo, a cui largite cibo, ho raccolto un’offerta; voi assistete a tutte le operazioni mortali, a….ed agli imenei accompagnati da belle danze, e …le donne che appena sposate si accostano al talamo nunziale, … benevole ….la luce…è dell’occhio..il casto pudore che adorna la sposa è di gran lunga la qualità migliore: fiorisce la stirpe feconda dei figli, a colro che…esse accosteranno serene con animo benevolo…entrambe bramose…dure e odiose e…venendo vicine: molte infatti..del compagno di talamo…con mitre…