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PINDARO, Odi Olimpiche, I

Testo tratto da: Pindaro, Odi e Frammenti Sansoni, Firenze 1956

A Terione Agrigentino Vincitore col carro

(…..) Da nobili gioie domato

muore l’affanno ribelle,

quando il destino celeste

volga la fortuna in alto.

S’addice questa parola

Alle figlie di Cadmo dai fulgidi troni,

che patirono grandi patimenti;

ma cade greve dolore

innanzi a beni più forti.

Vive ora tra gli Olimpi

Già spenta al rombo della folgore,

Semele dalle lunghe trecce

E l’ama Pallade in eterno

E Giove padre, e l’ama

Teneramente il figlio che l’edera corona (…)