50: Diana e Atteone

Titolo dell'opera: paesaggio conDiana e Atteone

Autore: Kerstiaen Keuninck

Datazione: 1635 ca.

Collocazione: Antwerp, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (31×51 cm)

Soggetto principale: Artemide è scoperta da Atteone, mentre si fa il bagno con le sue ninfe

Soggetto secondario:

Personaggi: Atteone, Artemide, ninfe

Attributi: lancia, cani (Atteone); mezzaluna (Diana)

Contesto: vallata con fontana monumentale sulla destra

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.wga.hu/index1.html

Bibliografia: C. Cieri Via, Il mito di Diana nell’interpretazione di Tiziano, in Mito e Allegoria. Produzione artistica e tradizione di immagini nel Cinquecento, Ed. Bagatto, Roma 1994-95 (dispense universitarie), p. 292

Annotazioni redazionali: in questo grande paesaggio, il mito di Atteone viene relegato all’estremità destra del dipinto; il cacciatore, accompagnato dai suoi cani, entra sulla scena da una pesante tenda rossa (lo stesso particolare si ritrova nell’opera di Tiziano conservata ad Edimburgo – Cfr. scheda opera 28), che nasconde un’enorme fontana monumentale con statue (Bacco?) e rilievi all’antica, in cui Artemide sta facendo il bagno con le sue ninfe. L’arrivo del cacciatore crea scompiglio nel seguito della dea; egli si porta la mano sinistra alla bocca, come per chiedere alle ninfe che si sono accorte della sua presenza di non urlare. In alto, al di sopra della fontana, sono visibili delle rovine romane. La rappresentazione della fontana con rilievi non segue il testo ovidiano, dove si parla di una sorgente naturale (Met., III, 161-162), ma risale a una tradizione iconografica medievale (Cfr. scheda opera 14).

                                       Chiara Mataloni