
Titolo dell’opera: Navigatori del Tirreno tramutati in delfini
Autore: Virgil Solis
Datazione: 1563
Collocazione: tratta da P. Ovidii Nasonis Metamorphoses di Johannes Spreng, 1563
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: Bacco punisce i marinai di Acete trasformandoli in delfini
Soggetto secondario:
Personaggi: Bacco, Acete, marinai
Attributi: delfini (marinai); corona di tralci (Bacco)
Contesto: ambiente marino
Precedenti: Bernard Salomon, La Metamorphose d’Ovide figurèe, par Jean de Tournes, Lyon 1563 (Cfr. scheda opera 10)
Derivazioni: A. Tempesta, Bacco e i marinai di Acete, in Metamorphoseon sive Transformationum Ovidianarum Libri quindecim Aeneis formis ab Antonio Tempesta Fiorentino incisi, e in pectorum antiquitatisque studiosorum gratiam nunc primum exquisitissimis sumptibus a Petro de Iode anteuerpiano in lucem editi, Anversa 1606 (Cfr. scheda opera 14)
Immagini: http://etext.virginia.edu/latin/ovid/spreng/OVIM121.html
Bibliografia: Guthmuller B., Mito,poesia, arte, Bulzoni, Roma 1997; Cieri Via C., L’arte delle Metamorfosi. Decorazioni mitologiche nel Cinquecento, Lithos, Roma 2003, pp. 219, 225, 229
Annotazioni redazionali: L’incisionesi trova nel testo di Johannes Spreng P. Ovidii Nasonis Metamorphoses, edita a Francoforte nel 1563, raffigurata da Virgil Solis. La scena, che rappresenta il momento della punizione dei marinai, è molto simile a quella raffigurata da Salomon, ma con immagine ribaltata. In essa è colto il momento in cui Bacco, posto a destra della nave, con la corona di vite fra i capelli, tende il braccio per punire i marinai che lo avevano ingannato. E’ presentato in tutta la sua regalità sulla destra della nave, mentre a sinistra ed ai suoi piedi si accalcano le figure dei marinai che stanno tramutandosi in delfini, alcuni dei quali si trovano già fra le onde. Le vele della nave sono ferme, nonostante il turbinio delle onde, e danno un senso di immobilità, segno della volontà del dio. Di fronte a lui, nella parte opposta della nave, unico rimasto nella sua forma umana, si trova Acete, che si protende verso Bacco, dal quale sarà premiato per la sua onestà. Sullo sfondo, nel mare aperto, appaiono degli scogli e delle isole in lontananza. L’unico elemento differente rispetto all’immagine di Salomon può essere dato dalla figura di Bacco che, in posizione più eretta, appare ancora più regale e deciso nell’imporre la sua punizione.
Giulia Masone