
Titolo dell'opera: Dioniso e i pirati tirreni
Autore:
Datazione: 335-334 a.C.
Collocazione: Londra, British Museum, proveniente da Atene, monumento di Lisicrate
Committenza:
Tipologia: fregio
Tecnica: scultura
Soggetto principale: Dioniso e i pirati tirreni
Soggetto secondario:
Personaggi: Dioniso, satiri, pirati tirreni, delfini
Attributi: leopardo, Kanhtaros (Dioniso); tirso (satiri); delfini (pirati)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Becatti G., L’età classica, Sansoni, Firenze 1965, p. 198; Arias P. E., ad vocem “Monumenti coregici” in Enciclopedia dell’Arte Antica Classica e Orientale, Roma 1959, vol. II, pp. 830-831; Homann-Wedeking E., ad vocem “Dioniso” in Enciclopedia dell’Arte Antica Classica e Orientale, Roma 1960, vol. III, p. 112; Bieber M., The history of the Greek and Roman theather, Princeton 1961, 31; Pensabene P., Fregio in marmo nero da Villa Adriana, in “Archeologia classica”, 28, 1976, pp. 126-160; Gasparri C., ad vocem Dionysos, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1992, vol. III, 1, p. 511.
Annotazioni redazionali: Il monumento a Lisicrate è il più conosciuto e meglio conservato tra i monumenti coregici, opere erette in onore dei coreghi, patroni degli spettacoli teatrali e dei cori. Essi venivano edificati lungo la via dei Tripodi ad Atene, vicino al teatro di Dioniso Eleuterio. Il monumento in questione è composto da un alto basamento quadrangolare calcareo, terminante in una cornice. Sopra di esso, una sorta di tempietto circolare circondato all’esterno da sei colonne corinzie disposte su un fondo chiuso. Sul tetto di forma conica sono presenti delle foglie di acanto per sostenere il tripode della vittoria. L’elemento del tripode è ripreso in rilievo nel fregio decorativo posto sopra le colonne. Inoltre tre volute sono collegate al cespo di acanto, per sorreggere delle figure, forse di delfini. E’ presente un’iscrizione dedicatoria che riporta la notizia della vittoria di Lisicrate con un coro di ragazzi nel 334 a.C.. Il fregio ornamentale rappresenta la storia di Dioniso e i pirati tirreni. Il soggetto è tratto, secondo Bieber (1961), da un ditirambo celebrativo della vittoria del corego. Secondo Pensabene (1976), invece, la raffigurazione è basata sul racconto di Servio (Ad. Verg. Aen I, 67) che ambienta la favola mitica su una spiaggia dell’isola di Chio e non in mare. Al centro della scena un giovane Dioniso nudo, sdraiato sopra una roccia coperta dal suo himation; nella sinistra tiene un Kantharos, suo tradizionale attributo, mentre con la destra accarezza un leopardo accucciato vicino a lui. Ai lati due satiri, con in mano il tradizionale tirso, osservano la lotta tra i loro compagni e i pirati tirreni. Questi ultimi sono colti nel momento della metamorfosi in delfino.
Silvia Trisciuzzi