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Sec. I d.C.

APOLLODORO, Biblioteca, III, 5,3.

Testo tratto da: Apollodoro, I miti greci, a cura di Scarpi P., traduzione di Ciani M. G., Fondazione Lorenzo Valla, Milano 1996.

Poichè voleva essere trasportato da Icaria a Nasso, Dioniso noleggiò una trireme di pirati Tirreni. Essi lo fecero imbarcare, ma oltrepassarono Nasso e si dirigevano verso l’Asia, con l’intenzione di venderlo. Dioniso allora trasformò l’albero e i remi in serpi, riempì la barca di edera e fece risuonare gli auli; i piarati, colti da follia, si gettarono in mare e si trasformarono in delfini. Gli uomini allora, compreso che Dioniso era un dio, lo veneravano. Lui ricondusse sua madre dall’Ade, le diede il nome di Tione e, insieme a lei, salì al cielo.