Titolo: Paesaggio con ratto di Europa
Autore: Claude Gallée, detto il Lorrain (1600-1682)
Datazione: 1655
Collocazione: Mosca, Pushkin Museum
Committenza: papa Alessandro VII Chigi (1655-1667)
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela (100 x 137 cm)
Soggetto principale: Europa sul dorso del toro si dirige, guidata dalle ancelle, verso il mare
Soggetto secondario: a sinistra tre ancelle intrecciano fiori creando ghirlande, altre due gesticolano verso Europa; sulla destra pastori pascolano le proprie greggi; in mare navigano alcune navi
Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro), ancelle, pastori
Attributi: toro (Europa); toro (Giove)
Contesto: paesaggio marino
Precedenti: disegno con Paesaggio e ratto di Europa del Liber Veritatis
Derivazioni:
Immagini: http://www.wga.hu/frames-e.html?/html/c/claude/index.html
Bibliografia: Cecchi D., L’opera completa di Claude Lorrain, Rizzoli, Milano 1975, pp. 84, 112-113; Acidini Luchinat C. (a cura di), Il mito di Europa: da fanciulla rapita e continente, catalogo della mostra (Firenze, 2002), Giunti, Firenze 2002, p. 112; Giorni R., I secoli dell’arte: il Seicento, Electa, Firenze 2006, pp. 286-287
Annotazioni redazionali: La scena mitologica del rapimento di Europa è immaginata da Lorrain all’interno di una straordinaria veduta naturale animata da un’antica aurea elegiaca. In questa, come in altre sue opere, l’artista usa il mito come pretesto per affrontare e nobilitare il paesaggio marino, vero protagonista della tela (Acidini Luchinat, 2002). Al centro la giovane Europa, superate le paure iniziali, è salita sul dorso del toro ornato da alcune ghirlande di fiori, probabilmente le stesse che stanno intrecciando le fanciulle rappresentate sulla sinistra. Il re degli dei, accompagnato da due ancelle, sta conducendo la ragazza verso il mare: il corteo è chiaramente in moto come suggerisce il rigonfiarsi delle vesti delle tre donne; particolare questo che Lorrain può avere preso direttamente dalle fonti letterarie (Eurfc07, Eurfc08, Eurfc14) ma, più probabilmente, dalla tradizione figurativa che ormai nel ‘600 tendeva a rappresentare la scena del rapimento di Europa in modo standardizzato, riproponendo costantemente alcuni elementi riportati nei testi antichi (si veda a tal proposito la posizione della ragazza sul toro o il velo svolazzante sulle sue spalle). Tale ipotesi potrebbe essere confermata anche dal fatto che, mentre le fonti letterarie parlano di “un velo spiegato tutt'intorno alle spalle; la piega del peplo, gonfia da ogni parte, era tesa” (Eurfc14) riferito a Europa già in acqua, qui, come in altre opere (Cfr. scheda opera 89), gli stessi particolari vengono rappresentati nel momento in cui la fanciulla si trova ancora sulla terra ferma. Nella parte destra del quadro sono raffigurati bovini al pascolo, forse la mandria custodita da Mercurio, divenuto pastore per volere di Giove (Eurfc07), e varie figure umane, alcune delle quali sdraiate all’ombra dei faggi che tanto evocano nella mente dell’osservatore i versi bucolici virgiliani. L’opera presenta in basso, a destra, data e firma dell’autore: “Claudio IV Romae 1655”, mentre il disegno corrispondente del Liber Veritatis presenta l’iscrizione: “Facto al pio Cardinal Fabio(…) creato pero giusto pap(…)” riferita al cardinale Fabio Chigi, eletto papa con il nome di Alessandro VII proprio nel 1655, grande mecenate nonché protettore di Lorrain. La famiglia Chigi avrebbe commissionato a quest’ultimo, oltre all’opera descritta, il suo pendant, Marina con combattimento su un ponte del Virginia Museum di Richmond, e altre opere. Il quadro, di proprietà Chigi fino al 1798, passò poi al Principe Yussupov e, dopo la rivoluzione russa, all’Ermitage dove è stato conservato fino al 1924.
Flaminia Conti