94: Giove e Europa

Titolo: Veduta costiera con Ratto di Europa

Autore: Claude Lorrain (1600-1682)

Datazione: 1647

Collocazione: Los Angeles, Paul Getty Museum

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (93 x 118 cm)

Soggetto principale: corteggiamento di Europa da parte del toro

Soggetto secondario:

Personaggi: Giove (sotto forma di toro); Europa; fanciulle

Attributi: toro (Giove); toro (Europa);

Contesto: paesaggio marino

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Rotlhisberger M., Claude Lorrain: the paintings, Yale University Press, New Haven 1961, pp. 276-277; Rothlisberger M., The Art of Claude Lorrain, Catalogo della Mostra (London, 7 november-14 december 1969), Arts Council, London 1969, p. 52; Cecchi L., Rothlisberger M. (a cura di), L'opera completa di Claude Lorrain,Classici dell'arte, 83, Rizzoli, Milano 1975, pp. 108-109; Capretti E., Uno sguardo su Europa nell'arte del seicento in Italia, in Il Mito di Europa: da fanciulla rapita a continente, a cura di Acidini Luchinat C., Catalogo della Mostra (Firenze 2002-2003), Giunti, Firenze 2002, pp. 112-113

Annotazioni Redazionali: tra il 1634 e il 1670 Claude Lorrain tratterà il soggetto del Ratto di Europa in diverse opere, generalmente nelle vedute marine dominate dalle fronde ampie degli alberi, dagli edifici sulle coste e dalle navi in lontananza. Nell'opera esaminata al centro della composizione è inserito l'episodio mitologico tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (Eurfc07). Il momento rappresentato è quello del corteggiamento della fanciulla da parte del toro sulla terra ferma. Europa siede sul bianco toro, stringendo con la mano destra un corno, mentre la sinistra è appoggiata sulla groppa. Accanto vi sono le compagne intente ad adornare con ghirlande di fiori il toro. Sulla destra del dipinto vediamo l'armento di buoi che pascola; sullo sfondo, invece, lo scorcio di una città dominata da torri circolari. Una variazione di  questa composizione è oggi conservata a Mosca al Pushkin Museum, realizzata da Lorrain nel 1655 (Cfr. scheda opera 96).

Valentina Signorello