91: Giove e Europa

Titolo dell'opera: Ratto di Europa

Autore: Bernardo Strozzi (1581/82-1644)

Datazione: 1640-1644

Collocazione: Poznan, Museum Narodowe

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (225x342 cm)

Soggetto principale: Giove, sotto forma di toro rapisce, Europa

Soggetto secondario:

Personaggi: Europa; Giove (sotto forma di toro); figure femminili; amorini

Attributi: toro (Europa)

Contesto: scena all'aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Mortari L., Bernardo Strozzi, De Luca, Roma 1995, p. 68 e pp. 204-205; Gavazza E., Nepì Scirè “et. al.”, Bernardo Strozzi Genova 1581-82- Venezia 1644, Electa, Milano 1995, pp.81-82; Il mito di Europa. Da fanciulla rapita a continente, catalogo della mostra, Firenze Galleria degli Uffizi, 11 giugno 2002-06 gennaio 2003, Giunti, Firenze 2002, pp.112-113.

Annotazioni redazionali: Questa è fra le opere più stimate e note di Bernardo Strozzi eseguite a Venezia. Proviene dalla collezione Raczynski e figura nel relativo catalogo del 1841, oggi il dipinto è collocato nel museo nazionale di Poznan. È un'opera tarda della sua produzione, collocabile tra il 1640 e il 1644, come dimostra lo sviluppato rapporto con la grande tradizione veneta cinquecentesca. Nello specifico è l'opera di Paolo Veronese  ad agire sullo stile del genovese Strozzi, come dimostra questa tela in cui il tema dell'eroina rapita da Giove trasformandosi in toro, è un pretesto per un racconto da i toni smitizzati e sottilmente erotici. Dal Caliari vengono fatti derivare il cane bianco in  basso sulla sinistra, il  gruppo degli amorini e lo sguardo di Europa rivolto verso loro; in particolare è la caratterizzazione sensuale ed erotica della fanciulla rapita a richiamare il dipinto del Veronese nella Galleria Capitolina, nota anche attraverso varie repliche incise. Nonostante i richiami figurativi, la fase dell'episodio narrata non è la stessa. Nell'opera di Poznan viene raffigurato il momento vero e proprio del ratto: Europa è ormai trasportata verso il mare dal toro, si rivolge verso alcune ancelle che la vedono allontanarsi, mentre viene circondata da quattro putti alati che sbucano dalle nuvole e da gli alberi come narrato in Tazio (Eurfc14). La principessa, infine, mal si regge sulla groppa del toro, che s'impenna verso l'esterno del quadro quasi ad invadere lo spazio dello spettatore, dando così maggiore slancio alla corsa dell'animale.

Antonio Giuseppe Gana