85: Giove e Europa

Titolo dell‘opera: Ratto di Europa

Autore: Pieter Paul Rubens (1577-1640)

Datazione: 1636

Collocazione: Madrid, Museo del Prado

Committenza: Filippo IV di Spagna (1605-1655)

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tavola (13,7 x 18,8 cm)

Soggetto principale: Giove sotto forma di toro rapisce Europa

Soggetto secondario:

Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro)

Attributi: toro (Europa); toro (Giove)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni: Erasmus Quellinus, Il ratto di Europa, Madrid, Museo del Prado, 1636-1637 (Cfr. scheda opera 86)

Immagini: http://www.museodelprado.es/coleccion/galeria-on-line/galeria-on-line/obra/el-rapto-de-europa/?no_cache=1

Bibliografia: Burckhardt J.,Rubens, Einaudi, Torino 1967, pp. 39-40, 124-125, 130-133; Paratore E., Ovidio e Seneca nella cultura e nell’arte di Rubens, in “Bulletin de l’Institut Historique Belge de Rome”, 38, 1967, pp. 533-565;Alpers S., The decoration of the Torre della Parada, in “Corpus rubenianum”, IX, Arcade, Bruxelles 1971, pp. 206-207, scheda 21a; Jaffè M., Rubens, catalogo, Rizzoli, Milano 1989, pp. 353, 356-357;  Davidson Reid J., The Oxford guide to classical mythology in the arts, 1300-1900s, Oxford University Press, Oxford 1993, vol. I, p. 424; ; Vergara A., Rubens and his Spanish Patrons, Cambridge University Press, Cambridge 1999, pp. 124-130; Acidini Luchinat C. (a cura di), Il mito di Europa. Da fanciulla a continente. Catalogo della Mostra (Firenze 2002), Giunti, Firenze 2002, p. 253, scheda 50.

Annotazioni redazionali: Il dipinto è uno schizzo eseguito da Rubens per Torre de la Parada, un padiglione di caccia costruito per volontà del re di Spagna Filippo IV tra il 1635 e il 1636 ad otto miglia di distanza da Madrid. Il progetto decorativo, incentrato sulle storie degli amori divini, fu interamente affidato a Rubens che usò come fonti Ovidio e altri autori classici. I dipinti della Torre de la Parada furono per lo più realizzati da artisti della bottega di Rubens sulla base dei bozzetti del maestro fiammingo. In questo caso l’opera finita fu realizzata da Erasmus Quellinus (Cfr. scheda opera 86). Lo schizzo preparatorio in questione fu donato al Prado nel 1889 dalla duchessa di Pastrana, dopo aver fatto anche parte della collezione del duca di Infantado. Giove, trasformato in toro, ed Europa sono gli unici personaggi della scena; Rubens scelse di concentrare l’attenzione sulle figure dei protagonisti piuttosto che sulla narrazione, a scapito delle altre componenti del mito o di una descrizione dettagliata dello sfondo. Giove ed Europa, sono in mare aperto, e la fanciulla, seduta di fianco sulla groppa del toro, stringe con la destra un corno, mentre con la sinistra trattiene le vesti affinché non si bagnino. La fanciulla è ormai lontana dalle compagne, ma si volge atterrita a lanciar loro un ultimo sguardo; indossa una veste purpurea che lascia il seno scoperto, i capelli e le vesti sono mossi dal vento. Rubens aveva un’ottima conoscenza della cultura classica e in particolar modo delle opere ovidiane; la scena rappresentata corrisponde fedelmente alla descrizione del mito presente nelle Metamorfosi di Ovidio (Eurfc07).

Susanna Sablone