67: Giove e Europa

Titolo: Il ratto di Europa

Autore: Paolo Caliari, detto il Veronese (1528-1588)

Datazione: 1580 ca.

Collocazione: Venezia, Palazzo Ducale, sala dell'anticollegio

Committenza: Jacopo Contarini (1536-1595)

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (240 x 370 cm)

Soggetto principale: corteggiamento di Europa da parte del toro

Soggetto secondario: sullo sfondo in successione: la discesa verso il mare di Giove-toro con in groppa Europa; ratto di Europa

Personaggi: Giove (sotto forma di toro), Europa, fanciulle, putti

Attributi: toro  (Giove); toro (Europa)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti: Paolo Caliari, detto ilVeronese, disegno preparatorio, Stoccarda, Staatsgalerie, Collezione Koenig-Fachsenfeld; Paolo Caliari, detto ilVeronese, Ratto d'Europa, bozzetto, New York, Collezione Piero Corsini, 1573 ca.

Derivazioni: Paolo Caliari, detto il Veronese, Ratto di Europa, Roma, Pinacoteca Capitolina, 1580 ca. (Cfr. scheda opera 68);

Immagini: www.wga.hu/art/v/veronese/08/collegio/5anticol.jpg

Bibliografia: Piovene G., Marini R. (a cura di), L'opera completa di Paolo Veronese, I Classici dell'arte 20, Rizzoli, Milano 1968. p. 118; Rizzotti M.L., I geni dell'Arte: Veronese, Milano 1969, p. 74; Ticozzi P. (a cura di), Immagini dal Veronese: incisioni dal sec. 16. al 19. sec. dalle collezioni del Gabinetto Nazionale delle stampe, Catalogo della Mostra (Roma, Novembre 1978–Gennaio 1979), De Luca, Roma 1978, p. 110; Pedrocco F., Pignatti T., Veronese, Catalogo della Mostra, Tomo I-II, Electa, Milano 1995, pp. 355;Acidini Luchinat C., Europa a Venezia, in Il Mito di Europa: da fanciulla rapita a continente, a cura di Acidini Luchinat C., Catalogo della Mostra (Firenze 2002-2003), Giunti, Firenze 2002, pp. 66-68, 228; Pedrocco F., Romanelli G., Veronese: miti, ritratti, allegorie, Catalogo della Mostra (Venezia Febbraio- Maggio 2005), Skira, Milano 2005, pp. 122-125

Annotazioni Redazionali: Questo dipinto fu commissionato da Jacopo Contarini tra il 1575 e il 1580 per il Palazzo di famiglia a S. Samuele dove risiedeva. Ereditato da Bertuccio Contarini, il quale lo donò alla Serenissima per lascito testamentario nel 1713, fu collocato nella sala dell'anticollegio di Palazzo Ducale. Nel 1797 l'opera fu trasferita a Parigi dalle truppe francesi, e solo agli inizi dell'Ottocento venne nuovamente ricollocata in Palazzo Ducale. Il tema è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (Eurfc07). Il pittore si è concentrato sul momento del corteggiamento della fanciulla da parte del toro e non sul momento drammatico del ratto, come ad esempio fa Tiziano nella sua opera realizzata tra il 1559-1562, oggi conservata al Garden Museum di Boston (Cfr. scheda opera 59). Assistono alla scena del corteggiamento quattro ancelle, due sono intente ad accomodare le ricche vesti della giovane, evocando quasi la toeletta di una damigella prima del viaggio di nozze, le altre due raccolgono le corone nuziali che vengono fatte cadere dall'alto dai tre amorini; il cane potrebbe essere interpretato come un’allusione alla fedeltà coniugale. L'atmosfera amorosa della scena è sottolineata dall'intimità fisica della coppia: mentre Europa si accomoda sulla groppa, il toro le bacia il piede. Un dettaglio questo che risulta nuovo sia nella tradizione letteraria che in quella iconografica. Infatti le fonti classiche e rinascimentali parlano del bacio del toro dato sulla mano di Europa, non sul piede come raffigurato da Veronese. Allo stesso modo, nella tradizione iconografica il particolare del bacio è raro, ma quando c’è rimane fedele alla tradizione letteraria: un esempio è presente nel  ciclo degli affreschi di Annibale Carracci a palazzo Fava di Bologna, realizzato nel 1583-84 (Cfr. scheda opera 71). Quest'atmosfera erotica, fitta di vagheggiamenti e abbracci ci fa pensare che l'artista abbia sfogliato anche Le Trasformazioni del 1553 di M. Lodovico Dolce (Eurfr04). Sullo sfondo piccole istantanee successive evocano la discesa verso il mare del toro con Europa e il momento del rapimento mentre Europa ormai lontana si rivolge verso le compagne che vorrebbero salvarla. Nel corso della sua vita, Veronese tornerà più volte sul tema del Ratto di Europa (Cfr. scheda opera 68).

Valentina Signorello