62: Giove e Europa

Titolo: Gli Amori di Giove (particolare del Ratto di Europa)

Autore: Alessandro Allori (1535-1607)

Datazione: 1572

Collocazione: Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Committenza:

Tipologia: dipinto (spalliera o “cielo” di letto)

Tecnica: olio su tavola (139 x 232 cm)

Soggetto Principale: Ratto di Europa

Soggetto Secondario:

Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro)

Attributi: toro (Europa); toro (Giove)

Contesto: paesaggio marino

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Gamba G., A proposito di Alessandro Allori e di un suo ritratto, in “Rivista del Reale Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte”, I, 1929, pp. 265-277; Collareta M., in Firenze e la Toscana dei Medici nell’Europa del Cinquecento. Palazzo Vecchio: committenza e collezionismo medicei, catalogo della mostra, Firenze 1980, p. 287; Lecchini Giovannoni S., Alessandro Allori, Torino 1991, pp. 229-230, n. 32; Il mito di Europa: da fanciulla rapita a continente, a cura di Cristina Acidini Luchinat, Giunti, Firenze 2002, p. 235; Mythologica et erotica: arte e cultura dall'antichità al XVIII secolo, a cura di Casazza O., Pennaioli R., Sillabe, Livorno 2005, p. 324, n. 203

Annotazioni Redazionali: questa splendida tavola, firmata e datata da un’iscrizione, fu pubblicata per primo da Gamba (1929) che la interpretò come “cielo”di un letto; più recentemente Collareta (1989), in base alla inquadratura dei soggetti raffigurati che sembrano prestarsi meglio ad una collocazione verticale del dipinto, l’ha interpretata come spalliera di un letto. In ogni caso, gli episodi mitologici che decorano la tavola (da sinistra troviamo gli Amori di Giove: Leda e il cigno, il Ratto di Ganimede, il Ratto di Europa; più in basso Apollo e Dafne, Nettuno e il suo cocchio marino), così come la Ninfa dormiente in basso, tutti caratterizzati da una forte simbologia erotica, sono indizi evidenti del fatto che la tavola in origine decorasse un’alcova: nel XVI secolo, d’altra parte, era piuttosto frequente che si scegliessero dei soggetti erotici per la decorazione di camere da letto. Inoltre, grazie alla presenza all’interno delle grottesche di quattro ovali appesi contenenti alcune delle imprese medicee, possiamo ipotizzare con un certo margine di sicurezza che l’opera avesse un’originaria destinazione medicea. Mentre nel caso del Ratto di Ganimede e di Leda e il cigno è evidente la citazione da Michelangelo (rispettivamente dal disegno per Tommaso Cavalieri – Cfr. scheda opera relativa – e dal disegno michelangiolesco del 1530 ca.), nel raffigurare gli altri episodi mitologici l’Allori sembra rifarsi a degli schemi più tradizionali di ispirazione classica. Nel dettaglio del Ratto di Europa possiamo vedere che la fanciulla è raffigurata seduta lateralmente sul toro mentre gli cinge il capo con una ghirlanda di fiori.

Chiara Mataloni