57: Giove e Europa

Titolo dell’ opera: Il ratto d’Europa

Autore: bottega dei Fontana

Datazione: 1560-1570

Collocazione: Pesaro, Museo della ceramica 

Committenza:

Tipologia: piatto di ceramica istoriato

Tecnica: pittura policroma (16,5 cm ø)

Soggetto principale: Giove, sotto forma di toro, rapisce Europa

Soggetto secondario: mandria di buoi e fanciulle di Tiro sulla riva

Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro)

Attributi: toro (Europa); toro (Giove)

Contesto: scena all’ aperto presso la spiaggia, sullo sfondo un paesaggio con la città di Creta

Precedenti: Bernard Salomon, Il ratto d’ Europa, 1555 (Cfr. scheda opera 56)

Derivazioni:

Immagini:

http://www.museicivicipesaro.it/db_zoom.asp?immagine=schede/ceramichez/4404.ipg

Bibliografia: Polidori G., Musei civici di Pesaro: catalogo, Sigla-Effe, Genova 1956;  Mancini Della Chiara M. (a cura di ), Maioliche del Museo civico di Pesaro, Regione Marche, Ancona  1979;  Giardini C., Pesaro, Museo delle  ceramiche, Bologna 1996; Il mito di Europa. Da fanciulla rapita a continente, catalogo della mostra, Pagliai Polistampa, Firenze 2002, p. 239

Annotazioni redazionali: Il piatto, conservato al Museo delle Ceramiche di Pesaro dal 1857 e proveniente dalla collezione di Domenico Mazza, è dipinto con un soggetto mitologico raffigurante il rapimento di Europa da parte di Giove, come conferma anche la scritta posta sul verso del piatto stesso. La scena dipinta presenta una netta dipendenza dalla xilografia di Bernard Salomon, che aveva illustrato per Jean de Tournes La Metamorphose d’Ovide figureè, dato alle stampe nel 1557 a Lione (Cfr. scheda opera 56); pertanto, il piatto è datato dopo il 1557, ma entro il 1575 (Polidori, 1956). La scena ha un andamento da sinistra verso destra e la composizione riprende fedelmente l’incisione di Salomon, cosa che ne evidenzia la grande fortuna e diffusione. L’unica differenza rispetto alla xilografia di Salomon è costituita dalla rappresentazione più dettagliata della città sullo sfondo in cui è possibile riconoscere Creta. 

Valeria Parisi