Titolo dell’opera: Il ratto d’Europa
Autore: Bernard Salomon
Datazione: 1557
Collocazione: Bernard Salomon, La Metamorphose d'Ovide figurée, Lione 1557
Committenza: Jean de Tournes
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: Giove, sotto forma di toro, rapisce Europa
Soggetto secondario: mandria di buoi e fanciulle sulla riva
Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro)
Attributi: toro (Europa); toro (Giove)
Contesto: scena all’aperto, in acqua; sullo sfondo un paesaggio con una città abbozzata, forse Creta
Precedenti:
Derivazioni: Ratto di Europa,piatto istoriato, 1557-1575, Pesaro Museo della Ceramica (Cfr. scheda opera 57)
Bibliografia: Guthmuller B., Mito, poesia, arte: saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Roma, 1997; Cappelletti F., L’illustrazione allegorica dei miti tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, in Die Allegorese des Antikes Mythos, Wiesbanden 1997;Pepe O. (a cura di), Il mito di Europa. Da fanciulla rapita a continente, catalogo della mostra, Pagliai Polistampa, Firenze 2002; Sharratt P., Bernard Salomon. Illustrateur Iyonnais, Ginevra 2005
Annotazioni redazionali: Questa incisione di Bernard Salomon è tratta da La Metamorphose d’Ovide figurèestampato a Lione nel 1557 da Jean de Tournes. Il libro, formato da 178 pagine, dopo la lettera dedicatoria, presenta gli episodi più importanti delle Metamorfosi di Ovidio. Ogni pagina si presenta come unità conclusa in sé costituita da testo e immagine, schematicamente tripartiti in inscriptio (descrizione sintetica del soggetto o titolo), pictura (immagine raffigurante una scena tratta dalle Metamorfosi di Ovidio) e subscriptio (descrizione poetica in versi del soggetto rappresentato nella pictura). L’autonomia di ogni foglio è accentuata ancor di più dalla cornice ornamentale che racchiude il tutto (Guthmuller, 1997). Questo testo fa parte del genere definito Picta Poesis dove la strettissima correlazione di immagine e testo fa sì che la poesia venga definita come pittura parlante e la pittura come poesia muta (Guthmuller, 1997). Il successo di questo testo fu tale che venne subito riproposto in edizioni aggiornate e abbreviate, come quella di Gabriele Simeoni (Eurfr06), pubblicato sempre a Lione presso il medesimo stampatore. La serie di Salomon fu contraffatta a Parigi e riutilizzata spesso ad esempio da J. De Marnef e G. Cavellat; a Rouen da G. Loysolet e T. Mallard nel 1590. Le matrici contraffatte delle sue incisioni furono riutilizzate anche fuori dalla Francia come nel caso dei Tetraschica del tedesco Virgil Solis (Cappelletti, 1997). La fortuna delle incisioni di Salomon dipende dal loro carattere narrativo concentrato su un unico tema. Le immagini sono correlate al testo, ma si mantengono in autonomia da questo (Pepe, 2002). Il ratto d’Europa è rappresentato nel verso della pagina. La scena, con andamento da sinistra verso destra, presenta Europa sul toro che con una mano stringe il corno dell’animale e con l’altra è appoggiata sul dorso dello stesso, mentre le sue vesti si gonfiano al vento e i suoi piedi sono sollevati per non bagnarsi; Europa e il toro sono in viaggio via mare verso Creta, che si vede sommariamente sullo sfondo. In secondo piano sulla sinistra c’è la mandria di buoi di Agenore presso la spiaggia, in primo piano le fanciulle di Tiro agitate dall’avvenimento a cui hanno assistito. L’immagine corrisponde alla descrizione del ratto presente nelle Metamerfosi (Eurfc07), descrizione mutuata dallo stesso testo dell’Ovide figureè; forse il particolare delle compagne di Europa che rimaste sulla spiaggia “protendevano le braccia verso il toro” può essere attribuito alla lettura di Tazio (Eurfc14). La fanciulla rapita è rappresentata con un tono più malinconico che spaventato, che conferisce alla scena un carattere non troppo drammatico.
Valeria Parisi