52: Giove e Europa

Titolo: Ratto di Europa

Autore: Andrea Meldolla, detto lo Schiavone (1510/1515–1563) o Lambert Sustris (1515-1591)

Datazione: seconda metà XVI secolo

Collocazione: Amsterdam,Rijksmuseum

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (31 X 48 cm)

Soggetto principale: Europa rapita dal toro

Soggetto Secondario: Le ancelle di Europa dalla costa gesticolano verso la fanciulla

Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro), ancelle

Attributi: toro (Europa); toro (Giove)

Contesto: paesaggio marino

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.rijksmuseum.nl/collectie/zoeken/asset.jsp?id=SK-A-4009&lang=en

Bibliografia: Rijksmuseum, Catalogue of paintings, Amsterdam 1960, p. 281; Richardson F.L., Andrea Schiavone, Oxford University Press, New York 1980, p. 187; Acidini Luchinat C. (a cura di),Il mito di Europa: da fanciulla rapita e continente, catalogo della Mostra (Firenze, 2002), Giunti, Firenze 2002 pp. 61-68, 223

Annotazioni Redazionali: L’opera, un piccolo dipinto originariamente inserito in un cassone insieme ad un’altra tela raffigurante il mito di Nesso e Deianira, rappresenta Europa che, contro i suoi desideri, è condotta per mare da Giove trasformato in toro. La giovane disperata guarda verso le sue compagne che la chiamano dal lido, tenendosi ben salda alle corna dell’animale con entrambe le mani, mentre le sue vesti e la chioma sono agitate dallo spostamento dell’aria per il rapido incedere del toro, così come raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi (Eurfc07). L’opera presenta uno straordinario naturalismo tipicamente veneto per alcuni particolari quali l’occhio quasi umano del toro e la spuma leggera dell’onda. Secondo Francis L. Richardson, il dipinto, che oggi la maggior parte degli studiosi nonché lo stesso museo in cui è conservato attribuiscono allo Schiavone, sarebbe invece da riferire a Lambert Sustris, per lo stile delle figure e l’analisi delle tinte, insolitamente fredde per il pittore veneto. La tesi di Richardson risulta molto interessante dato che Sustris ebbe un ruolo di primo piano nella reinterpretazione di modelli veneziani, soprattutto dello stile di Tiziano, del quale fu emulo non privo di creatività. Si potrebbe così supporre che Sustris abbia desunto alcuni particolari dell’opera, quali il gruppo delle fanciulle in secondo piano e l’incedere del toro, da modelli classici che, verosimilmente, ebbe modo di vedere a Roma, quando soggiornò in città per realizzare le illustrazioni del terzo libro di Sebastano Serlio nel 1540 (Il mito di Europa, 2002, p. 223).

Flaminia Conti