Titolo: Il ratto di Europa
Autore: Francesco Mazzola detto il Parmigianino (1503-1540)
Datazione: 1522 ca.
Collocazione: Parigi, Musée du Louvre, département des Arts Graphiques
Committente:
Tipologia: disegno
Tecnica: matita rossa (329x201 mm) recto
Soggetto Principale: Europa seduta sul dorso del toro circondata dal seguito di fanciulle
Soggetto Secondario:
Personaggi: Europa; Giove (sotto forma di toro); Mercurio ; tre figure femminili; giovenca
Attributi: Mercurio (vesti di pastore)
Contesto: paesaggio campestre
Precedenti:
Derivazioni: Fontanellato, Rocca Sanvitale, decorazione ad affresco della saletta di Diana e Atteone
Immagini:
Bibliografia: Il mito di Europa: da fanciulla rapita a continente, Catalogo della mostre tenutasi a Firenze, (Galleria degli Uffizi 11 giugno 2002 – 6 gennaio 2003), Giunti, Firenze 2002, p. 77; S. Béguin, M. di Giampaolo, M. Vaccaio (a cura di), Parmigianino: i disegni, Parmalat, Parma 2000, p. 70.
Annotazioni Redazionali: il disegno attribuito da Popham (1971) al Parmigianino fu molto probabilmente realizzato dall’artista come preparatorio per quella che fu poi la decorazione ad affresco della saletta di Diana e Atteone nella rocca di Sanvitale a Fontanellato. Secondo lo studioso, infatti, questo disegno, insieme ad un altro che si conserva a Berlino e che rappresenta sia sul recto che sul verso scene del mito di Europa, rappresenta un iniziale progetto di decorazione precedente a quello che fu in seguito lo schema compositivo adottato ispirato al ciclo della Camera della badessa nel convento di S. Paolo a Parma eseguito dal Correggio nel 1524. Il disegno raffigura il momento immediatamente precedente al ratto e sebbene Europa si sia già seduta sul dorso del toro ancora non è rappresentato l’inizio della fuga verso il mare. La scena è infatti ancora caratterizzata da quella atmosfera idilliaca che contraddistingue il piacevole incontro con il toro divino da parte di Europa e delle sue compagne. Europa è rappresentata nel margine sinistro della raffigurazione e verso lei sono rivolti gli sguardi delle sue amiche sedute sotto un albero in compagnia di una giovenca. In posizione più arretrata, in alto a destra, è invece raffigurato un giovane pastore che, poggiato di spalle all’albero, assiste alla scena mentre è intento a suonare il flauto. Questo personaggio maschile si può identificare con Mercurio, sebbene non vi sia un riferimento esplicito nelle fonti riguardo a questa sua presenza tra le fanciulle e che piuttosto compare all’inizio del racconto ovidiano (Eurfc07) in qualità di pastore che per ordine di Giove allontana la mandria di buoi verso la spiaggia.
Angela Pilè