30: Giove e Europa

Titolo: Ratto di Europa

Autore: Filippino Lippi (1457-1504), bottega di

Datazione: ante 1495

Collocazione: Firenze, Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe

Committenza:

Tipologia: disegno

Tecnica: penna su carta (145 x 156 mm)

Soggetto Principale: Ratto di Europa

Soggetto Secondario:

Personaggi: Europa, Giove (sotto forma di toro)

Attributi: toro (Europa); toro (Giove)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni: Giovan Francesco Rustici, Ratto di Europa, rilievo in terracotta invetriata, 1495, Londra, Victoria and Albert Museum (Cfr. scheda opera 31)

Immagini:

Bibliografia: Mostra di disegni di Filippino Lippi e Piero di Cosimo, catalogo a cura di Fossi M., Olschki, Firenze 1955; Il Giardino di San Marco. Maestri e compagni del giovane Michelangelo, catalogo della mostra, a cura di Barocchi P., Cinisiello Balsamo (Milano) 1992, pp. 143-144, n. 34; Il mito di Europa: da fanciulla rapita a continente, a cura di Cristina Acidini Luchinat, Giunti, Firenze 2002, pp. 57-59, 213

Annotazioni Redazionali: di poco successivi alla composizione dei versi dedicati al mito di Europa presenti nelle Stanze per la Giostra di Giuliano de’ Medici, opera composta da Poliziano nel 1475, (Eurfr01), sono i due disegni attribuiti alla bottega di Filippino Lippi, da riferire entrambi allo studio per una composizione andata perduta. Il primo, conservato nel Codice Resta della Biblioteca Ambrosiana di Milano (per l’immagine si rimanda a Il mito di Europa, 2002, p. 56, fig. 8), presenta la sola figura di Europa, chiaramente adagiata sul toro (sebbene questo non sia stato raffigurato dall’autore), che si volge indietro spaventata a guardare le sponde della terra da cui è stata appena strappata. Viceversa, nel secondo disegno qui in esame, conservato agli Uffizi di Firenze, Europa sembra tranquilla e guarda il toro (questa volta presente nel disegno, anche se appena abbozzato) con aria complice e compiaciuta. Come sottolineato da Jonathan Katz Nelson (Il mito di Europa, 2002, p. 213), questo disegno sembra anticipare in parte la successiva composizione tizianesca dell’opera (Cfr. scheda opera 59), suggerendo la posizione delle braccia di Europa una sorta di abbraccio. Oltre a testimoniare la diffusione del mito di Europa nell’ambiente artistico fiorentino del tempo, questi due disegni mostrano la forte influenza avuta dai versi del Poliziano, specie per quanto riguarda il dettaglio dei capelli al vento, presente in entrambi. Da notare il forte carattere erotico del disegno fiorentino, in cui il toro sembra leccare il seno scoperto della giovane fanciulla. Questo disegno, infine, servì da modello per il rilievo in terracotta invetriata attribuito a Giovan Francesco Rustici, datato al 1495 (da cui la datazione ante quem del disegno) e conservato al Victoria and Albert Museum di Londra (Cfr. scheda opera 31).

Chiara Mataloni