07: Giove e Europa

Titolo: Europa e il toro

Autore: Pittore di Berlino (Beazley)

Datazione: 480 a.C.

Collocazione: Tarquinia, Museo Nazionale

Committenza:

Tipologia: vaso attico (cratere a campana)

Tecnica: pittura a figure rosse (h 28 cm)

Soggetto principale: Europa incede al fianco del toro

Soggetto secondario:

Personaggi: Giove (sotto forma di toro), Europa, ancella

Attributi: toro (Giove); toro (Europa)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Arias P.E., Hirmer M. Mille anni di ceramica greca, Sansoni, Firenze 1960, pp. 112-113; Beazley J.D., Attic red-figure vase painters, Clarendon Press, Oxford 1963, p. 206; Robertson M., ad vocem “Europe”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (Limc), vol. IV, tomo I, Artemis Verlag, Zurigo-Monaco 1981, p. 77;Ferrari G., I vasi attici a figure rosse del periodo arcaico, G. Bretschneider editore, Roma 1988, pp. 80-82; Acidini Luchinat C. (a cura di), Il mito di Europa da fanciulla rapita a continente, catalogo della mostra,(Firenze 2002), Giunti, Firenze 2002, p. 206

Annotazioni redazionali: Il cratere è un’urna cineraria, che conteneva, vista la presenza di un piccolo anello d’oro al suo interno, i resti di una donna (Romualdi, 2002). In questo caso la più consueta iconografia, con Europa sulla groppa del toro, viene abbandonata per lasciare spazio alla rappresentazione di un momento di poco precedente, quando Europa rompendo ogni indugio, incede dietro il toro tenendolo senza paura per il corno, pur non essendo ancora salita sul suo dorso. Europa appare riccamente abbigliata, proprio come si addice ad una principessa, con estrema cura dei particolari quali: la balza sul risvolto diagonale del mantello, l’orlo smerlato sul collo e sulle maniche del chitone, i bracciali e la capigliatura. I capelli infatti sono raccolti all’altezza della nuca e fermati da un diadema sulla fronte. Nella parte posteriore del vaso è raffigurata un’altra figura femminile abbigliata in modo del tutto simile ad Europa, con l’unica differenza dei capelli lasciati sciolti. La donna sembra muoversi nella stessa direzione del toro, con il braccio proteso; così come Europa a sua volta allunga il braccio destro all’indietro, come a cercare quella che potrebbe essere una delle sue compagne di giochi. Tuttavia, visto che il rapimento non è ancora in atto, potrebbe trattarsi più che di una richiesta di aiuto, piuttosto di un gesto di invito a seguirla, come ricordato ma solo successivamente dalle fonti (Eurfc04, vv.129-131). Le due figure sarebbero collegate secondo lo schema prediletto dal Pittore di Berlino, il quale come si può osservare anche in altre sue opere, è solito strutturare scene unitarie, distribuendo i pochi personaggi sui due lati opposti del vaso, lasciando che lo spettatore ricomponga l’intero episodio. Lo studioso Ferrari ha ipotizzato, tenendo presente la popolarità di questo mito intorno alla fine del VI sec. a. C., che esso come anche in questo caso potesse illustrare un’opera letteraria del tempo, di cui oggi resta il solo titolo, l’Europa di Simonide (Ferrari 1988).

Silvia Molinari