1623
GIOVAN BATTISTA MARINO, L'Adone, in Parigi presso Oliviero di Varano, 1623, Canto VI, ottave 59-63
Testo tratto da: http://it.wikisource.org/wiki/Adone/Canto_VI
- Vedi Giove (dicea) là've s'aduna 59ª ottava
schiera di verginelle ir con l'armento.
Vedi che scherza e la superba luna
crolla del capo e sfida a giostra il vento.
Tutto candido il pel, la fronte ha bruna,
dove in mezzo biancheggia un sol d'argento.
Già muggir sembra e sembra al suo muggito
muggir la valle intorno intorno e'l lito.
Ala ninfa gentil, che varie appresta 60ª ottava
trecce di fiori ale sue trecce d'oro,
s'avicina pian piano e dela vesta
umil le bacia il vago lembo il toro.
Ella il vezzeggia e'ntesse al'aspra testa
di catenate rose alto lavoro;
ed egli inginocchion le terga abbassa
e dala bella man palpar si lassa.
Sovra gli monta la donzella ardita, 61ª ottava
quel prende allor per entro l'acque il corso
e sì sen porta lei, che sbigottita
volgesi a tergo e'nvan chiede soccorso.
Cogliesi tutta e tutta in sé romita
l'una man stende al corno e l'altra al dorso.
Su'l mar piovono i fior nel grembo accolti,
scherzano i biondi crini al'aura sciolti.
Solca la giovinetta il salso regno, 62ª ottava
sparsa il volto di neve, il cor di gelo,
quasi stanco nocchiero in fragil legno;
il tauro è nave e gli fa vela il velo.
Van guizzando i delfini e lieto segno
fanno di festa al gran rettor del cielo;
ridendo, Amor superbamente il mira
quasi per scherno e per le corna il tira.
Le sconsolate e vedove compagne 63ª ottava
in atto di pietà stanno insu'l lido
additando la vergine che piagne,
credula, ahi troppo, al predatore infido.
Par che di lor per poggi e per campagne
"Europa ove ne vai?", risoni il grido;
par che l'arena intorno e l'aura e l'onda
"Europa ove ne vai?" mesta risponda.