48: Callisto

Titolo dell’opera: Diana e Callisto

Autore: Pier Paolo Bonzi, detto il Gobbo dei Carracci

Datazione: 1620-30 ca.

Collocazione: Firenze, Galleria degli Uffizi

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (74 x 96 cm)

Soggetto principale: svelamento di Callisto

Soggetto secondario: tre ninfe spogliano Callisto; una innalza un drappo rosso sotto il quale si ripara Diana, altre fanno il bagno o si accingono a farlo

Personaggi: Diana, Callisto, dieci Ninfe

Attributi: mezzaluna (Diana); velo (Callisto)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:  

Immagine:

Bibliografia: Pugliatti M.T., Pietro Paolo Bonzi paesista, in “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Arte medievale e moderna dell’Università di Messina”, I, 1975, pp. 15-23; Salerno L., Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Bozzi,Roma 1977; Howard S., Carraccesque Landscapes by Bonzi, in “Gazette des Beaux-Arts”, 6, 112, december 1988, pp. 227-249; Cottino A., Pietro Paolo Bonzi detto il Gobbo dei Frutti o il Gobbo dei Carracci, in La Scuola dei Carracci. I seguaci di Annibale e Agostino, Artioli Editore, Modena 1995, pp. 126-128

Annotazioni redazionali:il dipinto è riferibile all’attività di paesista del Bonzi per confronto con altri dipinti documentati. Un disegno dello stesso soggetto tradizionalmente assegnato al Gobbo è conservato agli Uffizi. Diana seduta su un trono coperto da un drappo rosso sul quale la ninfa ha appoggiato il suo velo, con una gamba tesa in terra e l’altra flessa, con la mano destra protesa è pronta a cacciare Callisto dal suo seguito dopo che le altre ninfe hanno smascherato il suo errore. Callisto trascinata a forza dalle compagne, attira su di sé tutti gli sguardi. Alcuni studiosi, tra cui Cottino e Seymour attribuiscono a Pietro Paolo Bonzi tra le opere certe anche un dipinto Paesaggio con Diana e Callisto conservato al Museo Magnin di Digione. Qui il paesaggio e le figure seguono l’idealizzato esempio dei Carracci. Due studi del Bonzi Diana e Callisto sono conservati a Firenze, alla Galleria degli Uffizi. Il primo è uno studio a gesso rosso delle figure, richiamanti il modello e la scala di Tiziano; il secondo è uno schizzo sommario a inchiostro marrone con figure leggermente più grandi che nel dipinto. 

Anna Cola