44: Callisto

Titolo dell’opera: Metamorfosi di Callisto

Autore: Antonio Carracci sotto la direzione del Domenichino

Datazione: 1603-04

Collocazione: Roma, Palazzo Farnese, Galleria

Committenza: cardinale Odoardo Farnese

Tipologia: dipinto murale

Tecnica: affresco

Soggetto principale: Callisto tramutata in orsa

Soggetto secondario: Diana assiste alla scena appoggiata a una fontana

Personaggi: Diana, orsa, Giunone

Attributi: mezzaluna, freccia (Diana); orsa (Callisto); pavone (Giunone)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni: incisione Metamorfosi di Callisto, ill. 27 (a) F.N. 6223 (2274, It. Sec. XVII; 96 x 155. Stampata con inchiostro rosso. In basso a sinistra: Ann. Carr.; al centro: C. Cesi f.; a destra F. Collignon formis C. P.S. Pon. cis 24. Primo stato;

incisione Metamorfosi di Callisto (F.C. 4290, vol. 26 M; 97 x 155) in basso al centro: Ann. Carac. Jn., ill. 29, p.161;

incisione Metamorfosi di Callisto (Bd. 20, n. 152; 159 x 264) in basso a destra: A.c.i. I.B.F. 24, ill. 25, p. 125.

Immagine:

Bibliografia: Salerno L., L’opera di Antonio Carracci, in “Bollettino d’Arte”, XLI, 1956, pp. 30 ff.; Martin J.R., The Farnese Gallery, Princeton University Press, Princeton 1965, pp. 60-65, 137, 142-145; Posner D., Annibale Carracci, A study in the Reform of Italian Painting around 1590, Phaidon, New York-Londra 1971, vol. I, pp. 53, 124, 140, 142, 143, vol. II, pp. 62-64; Malafarina G., L’opera completa di Annibale Carracci, Classici dell'Arte Rizzoli, Milano 1976, ill. 105F; Borea E., Annibale Carracci, Fabbri, Milano 1979; Frisoni F., Antonio Carracci: riflessioni e aggiunte, in “Paragone”, 367, 1980, p. 23; Spear E.R., Domenichino, New Haven, London 1982, pp. 134-136; Annibale Carracci e i suoi incisori, a cura di Borea E., Mariani G., Ecole Française de Rome, Roma 1986, p. 111;  De Grazia D., L’altro Carracci della Galleria Farnese: Agostino come inventore, in Les Carrache et les décors profanes, Ecole Française de Rome, Roma 1986, pp. 97-113;  Zapperi R., Odoardo Farnese, principe e cardinale, in Les Carrache et les décors profanes, Ecole Française de Rome, Roma 1986, pp. 335-358;  Briganti G., Gli amori degli dei, Nuove indagini sulla Galleria Farnese, Edizioni dell’Elefante, Roma 1987, pp. 36-37, 41, ill. 59-60; Zapperi R., Eros e controriforma: preistoria della Galleria Farnese, Bollati Boringhieri, Torino 1994, pp. 110-129; Dempsey C., Annibale Carracci, Palazzo Farnese, Società editrice internazionale, Torino 1995; Loisel C., Gli affreschi dei Carracci, Rolo Banca, Bologna 2000;  Strinati C., Annibale Carracci, Giunti, Firenze 2001.

Annotazioni redazionali: (cfr. scheda opera 43). L’affresco di Callisto tramutata in orsa si riferisce all’atto di Giove che rese immortale la sfortunata fanciulla elevandola fra le stelle come costellazione dell’Orsa Maggiore.  Adirata per l’infedeltà di Giove, Giunone ottiene la sua vendetta trasformando Callisto in un orsa; la dea, con la presenza del suo pavone, addita la sfortunata Callisto mentre Diana, appoggiata delicatamente sulla fontana, indica il sacro stagno dal quale la ninfa era stata cacciata. Per proteggere Callisto Giove la innalza al cielo; Ovidio fa esclamare a Giunone: “Lei che io ho privato della forma umana è ora una divinità!”. E’ in questo senso e cioè come una allegoria dell’apoteosi che il racconto della trasformazione di Callisto deve essere letto in corrispondenza con l’emblema do Odoardo Farnese posto proprio al di sotto; il motto di Odoardo “Cresco con l’aiuto di Dio” è allo stesso modo pertinente alla ninfa che sale attraverso le avversità alle stelle.

                                                                         Anna Cola