Titolo dell'opera:
Autore: Anonimo incisore del XVI sec d.C, da Hendrick Goltzius
Datazione: 1590 ca.
Collocazione:
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica:
Soggetto principale: Giunone punisce Callisto
Soggetto secondario:
Personaggi: Giunone, Callisto, Orsa
Attributi: carro, pavoni (Giunone); zampe, muso ferino, orsa (Callisto)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Reznicek E.K.J., Die Zeichnungen von Hendrick Goltzius, Haentjens Dekker & Gumbert, Utrecht 1961, pp. 290-291; Strauss W. (a cura di), The Illustrated Bartsch, vol. 3, Hendrik Goltzius,Abaris Books, New York 1980,pp. 325-327; Davidson Reid J., The Oxford Guide to classical mythology in the arts, 1300-1900’s, Oxford university Press, New York-Oxford 1993, vol. 1, p. 282
Annotazioni redazionali: L’incisione rappresenta la punizione di Giunone, irata per l’adulterio di Giove. Goltzius mostra il momento in cui la dea afferra Callisto per i capelli gettandola a terra supina, mentre nel testo ovidiano ella viene gettata bocconi. Nelle mani e nel volto della ninfa è visibile l’inizio della trasformazione ferina. Sulla destra un’orsa, Callisto ormai completamente mutata, guarda la scena. Ovidio ed i successivi volgarizzamenti della sua opera sottolineano infatti come Callisto non perda la sua capacità di pensiero umano e quindi soffra moltissimo per il nuovo stato. Sulla sinistra, un carro e due pavoni, attributi di Giunone. (cfr. scheda opera 37)
In calce i versi:
Magna Iovis coniux mirari quod esset
Foedare aethereos Parrhasis ausa thoros.
Pellice prostrata vulsisque infesta capillis,
Pulchra ea deformis iussit ut ursa foret.
Silvia Trisciuzzi