
Titolo dell'opera: Giunone punisce Callisto
Autore: Battista Zelotti
Datazione: 1565-1570
Collocazione: Fanzolo di Vedelago (Tv), Villa Emo, loggia
Committenza: Leonardo Emo
Tipologia: dipinto murale
Tecnica: affresco
Soggetto principale: Giunone punisce Callisto
Soggetto secondario:
Personaggi: Callisto, Giunone
Attributi: arco, frecce, zampa (Callisto); pavone (Giunone)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Bordignon Favero G., La Villa Emo di Fanzolo, in Corpus Palladianum, V, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, Vicenza 1970; Cieri Via C., L’arte delle Metamorfosi. Decorazioni mitologiche nel Cinquecento, Lithos, Roma 2003, pp. 181-183
Annotazioni redazionali: (cfr. scheda opera 31). Il secondo riquadro della loggia di Villa Emo raffigura il momento in cui Giunone punisce Callisto a causa del tradimento di Giove. Zelotti non segue fedelmente il testo ovidiano che racconta che la ninfa fu gettata bocconi dalla dea irata, ma si rifà alla tradizione incisoria della scena che generalmente segue questa iconografia. E’ visibile anche il momento, descritto dal poeta latino, in cui le mani di Callisto si trasformano in zampe. La presenza del pavone, emblema degli Emo, ha portato alcuni a leggere la storia della ninfa alla luce di una presunta relazione extraconiugale del committente. Bisogna però ricordare che il pavone è innanzi tutto attributo di Giunone e che tutta la decorazione della villa è informata su allegorie agresti.
Silvia Trisciuzzi