Calfr08

1582

Horologgi, Le Metamorfosi di Ovidio, annotazioni del II libro

Così vagamente scrivell’Anguillara le belezze di Callisto, come anchora fa la conversione a Giove come quello che è ricchisimo di simili ornamenti dalla poesia vedendo quanta forza hanno le conversioni proprie e fatte con giudicio, in quella stanza. Giove come farà e la digressione di quello che faceva Callisto lassa, quando Giove trasformato a simiglianza di Diana l’andò a trovare come è ancora la stanza. Tu sei di castitate. Bellissima conversione è ancor quella. Deh non Diana non le dir tant’onte. Et la digressione.Quanto nfelice sei se ben ci pensi. Con le quattro stanze che seguono.

La favola di Callisto, e d’Arcade trasformati in Orse maggiore, e minore; stelle collocate vicine al Polo è tratta dall’historia, che cacciato fu Licaone d’Arcadia, Callisto sua figliola, fece voto di verginità, e vivendo insieme con molte altre vergini, come quella ch’era bellissima fu ingannata da Giove e cacciata insieme col figliuolo, di che rimase gravida di Giove, dal luogo sacro, se nandò ne’ boschi, e vi nascose per un tempo essendo cresciuto il fanciullo e fatto giovane valoroso, volle ammazzare la madre per non vivere più ne’ boschi con essa, lei fugge la madre, e si retirò Giove, il quale la riconciliò col figliuolo, e ambidoi tornarono nel loro Regno, onde Arcade ridusse i Pelasgi sotto l’ubidienza sua, e volle che fussero chiamati Arcadi. Pensorno qui popoli che Callisto fusse morta, onde si diedero a credere vanamente che la fusse vinuta tanto nei boschi e havesse dormito in qualche tana: pò la chiamarono Orsa e Arcade Orso, il che diede a credere poi che fussero trasportati in cielo ne’ luoghi dove gli Egitij prima conobero, che non erano lasciate attufare nel mare da Theti a prieghi di Giunone, e che quelle stelle come vicine al Polo per la sua elevatione non girano tanto che paiano come molte atre attuffarli nell’onde del mare.