Titolo dell'opera: L'origine della Via Lattea
Autore: Jacob Hoefnagel
Datazione: primo quarto sec. XVII d. C.
Collocazione: Berlino, Kupferstinchkabinett
Committenza: Rodolfo II
Tipologia: disegno
Tecnica: inchiostro marrone con aggiunta di acquerello marrone, 20,9 x 15 cm
Soggetto principale: Giove che porta Ercole a Giunone perché lo allatti. Dal latte fuoriuscito dal seno di Giunone si forma la Via Lattea, dalle gocce cadute sulla terra nascerà il giglio.
Soggetto secondario:
Personaggi: Giunone, Giove, Ercole fanciullo, donna nuda distesa (personificazione della terra), putti
Attributi: pavoni e nudità (Giunone); aquila che ha fra gli artigli i fulmini (Giove); ali, archi, frecce (puttini)
Contesto: Olimpo, la cui cima è circondata dalle nubi
Precedenti: Iacopo Tintoretto, L'origine della Via Lattea (Cfr. scheda opera 10)
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Mandowsky E., The Origin of the Milky Way in the National Gallery, in "The Burlingthon Magazine for coinnosseurs", 72, 1938; Cook A.B., Zeus, University Press, Cambridge 1940, vol. III, pp. 92-94; Cecil Gould, The sixteenth century venetian school. Londra 1959, pp. 89-91; Van de Wall H., Iconoclass, An Iconographic Classificatio System, North Holland Pubblishing Company, Amsterdam-Oxford-New York 1980, pp. 185-186; Davidson Reed J., The Oxford guide to classical mythological in the arts. 1300-1990, Oxford University Press, New York-Oxford 1993, vol. I
Annotazioni redazionali: La studiosa suffraga l'idea che il dipinto di Tintoretto sia stato tagliato nella parte bassa del quadro partendo dal presupposto che Holfnagel era stato pittore di corte dal 1602 al 1612, quindi doveva aver visto l'opera del Tintoretto perché si trovava nella collezione reale. Questa incisione che dimostra di essere una copia (copiata da Hoefnagel durante il soggiorno a Praga), del famoso quadro, se ne distanzia solo nella parte bassa appunto, dove compare la personificazione della terra che allunga il braccio nell'atto di ricevere qualcosa. Ai suoi piedi stanno crescendo dei fiori identificati come gigli, quest'ultima parte non è presente in Tintoretto. Ma la tradizione letteraria, a partire da Eratostene a Igino fino alla tradizione cinquecentesca, precisamente del 1539 quando esce a Venezia la traduzione in latino del testo Geoponica in cui nel cap. XX si narra la "Historia del Giglio", racconta che dal latte sgorgato dal seno di Hera in cielo si formò la Via Lattea, sulla terra dalle zolle bagnate nacque il giglio. Questa incisione è una precisa ripresa del testo.
Giovanna La Padula