1561
GIOVANNI ANDREA DELL’ANGUILLARA, Le Metamorfosi di Ovidio ridotte da Giovanni Andrea dell’Anguillara in ottava rima, Venezia 1561, Libro IV
Fra gli animali il più santo, e 'l piu eletto
Mancava anchor, c'havesse arte, e pensiero,
Ilqual col piu purgato alto intelletto
In tutte l'altre cose havesse impero.
Generò l'huom fra tutti il piu perfetto
Quel, che formò l'uno, e l'altro hemispero,
O pur la nova terra di quel seme,
Che 'l ciel gl'infuse mentre furo insieme.
Tutti l'huom superò gli altri mortali
Per l'elevato suo valore interno:
Nè prono il fe come gli altri animali,
Che guardan sempre mai verso l'inferno:
Perche mirasse le cose immortali,
L'alzò co'l grave aspetto al ciel superno,
E per farlo piu amabile, e piu pio,
L'ornò de l'alma imagine di Dio.
O che cosi Prometeo il componesse
Di terra schietta, e d'acqua viva, e pura.
Poi col foco del ciel l'alma li desse,
Ó pur che fosse la miglior natura;
Con questa venerabil forma resse
L'huom su la terra ogn'altra creatura.