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II sec. d.C.

LUCIANO DI SAMOSATA, Dialoghi degli dèi, Dialogo 5, Prometeo e Zeus

Testo tratto da: Luciano, Dialoghi marini. Dialoghi degli dei. Dialoghi delle cortigiane, introduzione, traduzione e note di Lami A.- Maltomini F., Bur, Milano 1996

Prometeo: Liberami, Zeus: ho già sofferto terribilmente

Zeus: Liberarti, dici? Ma se dovresti avere catene ancor più pesanti e il Caucaso intero sulla testa e sedici avvoltoi non solo a roderti il fegato ma anche a cavarti gli occhi, per averci plasmato quelle belle creature che sono gli uomini, per aver rubato il fuoco e fabbricato le donne! E come mi hai ingannato nella distribuzione delle carni, quando mi servisti ossa nascoste nel grasso serbando per te la parte migliore, c’è bisogno di dirlo?

Prometeo: Non ho già pagato abbastanza, inchiodato tutto questo tempo al Caucaso a nutrire col mio fegato l’aquila maledetta, stramaledetta tra gli uccelli?

Zeus: Questa non è neanche la minima parte di ciò che devi soffrire.

Prometeo: Eppure non sarà senza compenso che mi libererai: ti rivelerò una cosa, Zeus, della massima importanza.

Zeus: Tu mi vuoi ingannare, Prometeo.

Prometeo: E che vantaggio ne avrò? Certo non ti dimenticherai dov’è il Caucaso, né ti faranno difetto le catene, se sarò colto a preparare qualche tiro.

Zeus: Dimmi prima cos’è questa ricompensa tanto importante per me, che sei disposto a pagarmi.

Prometeo: Se ti dico cosa vai a fare in questo momento, mi crederai anche quando ti predirò il resto?

Zeus: Certo che sì.

Prometeo: Vai da Teti per fare l’amore con lei.

Zeus: Questo l’hai saputo. E che accadrà dopo? Perché sembra che qualcosa di vero lo dirai.

Prometeo: Guarda di non unirti con la Nereide, perché se lei resterà incinta di te, il figlio che partorirà ti farà esattamente ciò che tu hai fatto…

Zeus: Vuol dire che sarò scacciato dal mio regno?

Prometeo: Non sia mai, Zeus, ma una minaccia del genere ti viene dall’unione con lei.

Zeus: E allora, tanti saluti a Teti! E che Efesto ti liberi per questo.