1522
NICCOLÒ DEGLI AGOSTINI, Tutti li libri de Ovidio Metamorphoseos tradutti dal litteral in verso vulgar con le sue allegorie in prosa et istoratio, Venezia 1522, I
De Siringa in canna
Rispose a lui Mercurio se nol sai
una dama gientil Siringa detta
figliula di ladon fiume de assai
piacevol acqua christallina, e netta
un di che Phebo isuoi lucenti rai
verso il murocco avicinava in fretta
dal padre si parti la figlia ornata
e da Pan fu veduta, e seguitata
Perche vedendo la giovane vaga
fuor di misura exarse del suo amore
e per sanarsi la morosa piaga
con quella che li havea ferito il core
la sequitava con mente pressaga
indovinando il suo futuro errore
perche la bella figlia cio vedendo
verso del padre suo torno fuggiendo
E come giunta su sopra la riva
subito verso il ciel le labbra apperse
per non ristar di lhonesta sua priva
et agli dei pietosi preghi offerse
che a pieta mossi di sua effigie diva
la dama in canne gricole converse
et Pan che appresso gli era le abbraccioe
teneramente, e di lei sospiroe
Per il qual suspirar alhora alhora
le canne tuttequante risonaro
e una dolce armonia di quelle sora
molto grata a ludir presto mandaro
laqual comprendendo io senza dimora
hebbi simil secreto molto accaro
e di quelle poi tolsi a mio talento
et fici questo si dolce strumento
Allegoria delle cose dette
In questo capitulo assai lungo parla lo autore per fare piu delettevole lo suo parlare e questa poesia e di assai breve moralita (…) appresso lautore induce per parole di Mercurio la fabula de Siringa mutata in canne gricole, Siringa in greco suona latino li pantani over paludi cannutiesi, liquali si creano quando li fiumi lassano li letti loro, Pan in greco suona latino el luto limoso elquale abbraccia le Siringe cioe si congiunge con li ditti pantani o vero paludi, che faccino suono, questo e il naturale delle canne che quando e in esse soffiato, over che siano percosse da vento sonino, che Mercurio le sonasse si bene che con elle ardomentasse Argo. Questo se intende per la sapientia et eloquentia, lequali fanno ogni sotil intelletto et ogni chiara luce addormentare. In altra forma si puol exponer la detta trasmutazione de Io per la qual se intende lhomo o la femmina casta, liquali quando falliscono sono si come bestie poi che hanno infuriato havendo rispetto al nobile grado della virginita et castita perduta, Ma ben e vero che fu una donna, laquale hebbe nome Io et ando molto per el mondo meretricando, ma idio havendoli misericordia la fece astenire da quel peccato, questa Io era simile a una vacca per lo peccato et andava cercando el mondo intanto che arivoe in Egitto, et ivi entro in una religione et fue fatta ottima et buona donna laquale continuando lo habito fue adorata per dea.