36: Mercurio e Argo

Titolo dell’opera: Paesaggio con Mercurio ed Argo

Autore: Claude Lorrain

Datazione: 1647 ca.

Collocazione: Londra,British Museum

Committenza:

Tipologia: disegno

Tecnica: penna, pastello, acquarello grigio-marrone, lumeggiature in bianco e rosa 

Soggetto principale: Mercurio suona il flauto per far addormentare Argo

Soggetto secondario:

Personaggi:  Argo, Mercurio, Io

Attributi: Tre occhi, bastone da pastore, sonno (Argo); elmo alato, flauto, spada (Mercurio)

Contesto: scena all’aperto

Derivazioni:

Precedenti:

Immagini:

Bibliografia: Rothlisberger M., Claude Lorrain, Los Angeles 1968, pp. 235, n. 593.

Annotazioni Redazionali: questo disegno fa parte del Liber Veritatis, taccuino sul quale Lorrain realizzò molte fedeli riproduzioni dei suoi dipinti, annotando le informazioni principali a riguardo. Nel taccuino esistono almeno altre sei versioni di questo episodio, divise tra il momento in cui Giunone affida ad Argo la custodia di Io e quello in cui Mercurio suona per addormentare il pastore e riprendere la giovenca. Quest’ultimo è il tema affrontato in questo disegno, che sicuramente è originale rispetto alle altre due versioni (Cfr. scheda opera 39 e scheda opera 41), perché l’importanza data al paesaggio è minore. Il soggetto mitologico per Lorrain è un pretesto per indugiare sugli ampi paesaggi che quasi sommergono i personaggi, i quali sono ridotti a piccole figurine e declassati a “ornamento” della scena paesaggistica. Qui invece, Argo, Mercurio e Io sono ben visibili perché di maggiori dimensioni e il primo non è un semplice pastore, come nelle altre opere, ma ha tre occhi, il che denota una maggiore fedeltà alla fonte Ovidiana e forse la volontà di affrontare più minuziosamente l’episodio. Nonostante ciò, Mercurio conserva l’elmo, e dunque non nasconde la sua identità di dio. Come quasi tutte le opere di Lorrain, il disegno è autenticato dalla didascalia sul verso con datazione e firma, ma l’ultima cifra dell’anno è tagliata. Si ipotizza in ogni caso che il numero mancante sia un sette. Il nome del pittore è presente anche nell’angolo a destra del recto, ma si tratta sicuramente di un’aggiunta successiva.

Francesca Pagliaro