
Titolo dell’opera: Mercurio addormenta Argo che custodisce Io tramutata in giovenca
Autore: anonimo
Datazione: XV sec.
Collocazione: Parigi, Bibliothèque de l'Arsenal, Ms. Fr. 5066
Committenza:
Tipologia: miniatura
Tecnica: tempera
Soggetto principale: Mercurio addormenta Argo
Soggetto secondario:
Personaggi: Mercurio; Argo; Io
Attributi: caduceo; flauto; elmo; calzari alati(?), gallo (Mercurio); corpo cosparso d’occhi, sonno (Argo); fanciulla nel ventre (Io-giovenca)
Contesto: paesaggio pastorale
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.italica.rai.it/rinascimento/iconografia/prot_1731.htm
Bibliografia:
Annotazioni Redazionali: vedi scheda opera 13 per la contestualizzazione e la descrizione allegorica. Questa miniatura risulta assolutamente canonica nella resa e nella caratterizzazione dei personaggi secondo il senso edificante dato all’episodio dalle letture morali e religiose del tempo. Un dettaglio, però, la avvicina ancora più precisamente all’interpretazione cristiana dell’episodio e cioè la rappresentazione di Io-fanciulla nascosta nel ventre di Io-giovenca. Tale rappresentazione, infatti, allude al doppio significato di Io come anima -riportata da Mercurio-Cristo dal suo aspetto bestiale (e quindi peccaminoso) al suo aspetto normale e (quindi puro)- e Io come simbolo di un umanità salvata dallo studio e dall’eloquenza. Il fatto di rappresentare una fanciulla che emerge dal ventre della giovenca vuole sottolineare la reversibilità della condizione bestiale e, grazie a Mercurio, con il caduceo ben in evidenza, essa verrà presto salvata come una vera e propria dama medievale è salvata dal cavaliere virtuoso. Gli abiti sono quelli tradizionali dell’epoca.
Francesca Pagliaro