Titolo dell’opera: Mercurio addormenta Argo
Autore: anonimo
Datazione: XV sec.
Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, manoscritto di una traduzione francesedelle Metamorfosi di Ovidio, Ms. français 137, fol. 183v
Committenza:
Tipologia: miniatura
Tecnica: tempera
Soggetto principale: Mercurio addormenta Argo
Soggetto secondario:
Personaggi: Mercurio; Argo
Attributi: caduceo; flauto; elmo; calzari alati(?) (Mercurio); testa cosparsa d’occhi (Argo)
Contesto: paesaggio pastorale
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://collecties.meermanno.nl/handschriften/showillu?id=100547
Bibliografia: http://collecties.meermanno.nl/handschriften/showillu?id=100547
Annotazioni Redazionali: Questa miniatura rappresenta il momento in cui Mercurio addormenta Argo con il suono della siringa prima di ucciderlo. Secondo la cultura cavalleresca del tempo, l’uomo virtuoso, avveduto e prudente (Argo cent’occhi) non deve lasciarsi ingannare dall’eloquenza e dalla malizia. Mercurio, vestito con un semplice cappello e una tunica corta a causa della sua trasformazione, simboleggia appunto l’eloquenza, e il caduceo, in questo caso semplificato a un unico bastone con un serpente, sarebbe la forza del discorso (Argfm04). Come riporta Bonsignori (Argfr02) grazie allo studio (Mercurio) gli uomini diventano liberi (Io-giovenca liberata da Argo). In senso cristiano, Argo rappresenterebbe il pastore della chiesa che deve vegliare sull’anima (Io) e adoperarsi con il massimo della prudenza “guardando con cento occhi”; Mercurio, che si trasforma in pastore o in donna, come riporta Berchorius (Argfm11), diventa l’adulatore che cerca di corromperlo. Oppure, come ci dice sempre Berchorius, Mercurio rappresenterebbe il Cristo che salva l’anima (Io) corrotta dal peccato (Giove) dal diavolo (Argo) e la riconduce nel giusto (da giovenca si trasforma nuovamente in donna).
Francesca Pagliaro