Titolo dell’opera: Ermes uccide Argo
Autore: pittore di Pisticci
Datazione: 440-430 a.C.
Collocazione: Boston, Museum of Fine Arts
Committenza:
Tipologia: oinochoe
Tecnica: pittura vascolare
Soggetto principale: Ermes uccide Argo a guardia d’Io
Soggetto secondario:
Personaggi: Mercurio, Argo, Io-giovenca
Attributi: clamide, petaso, caduceo (Mercurio); barba, chitone corto, bastone (Argo); corna, corpo da giovenca(Io)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia:Trendall A.D. - Webster T.B.L., Illustration of greek drama, Phaidon, London 1971, II, 6; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Artemis Verlag, Zurigo-Monaco 1992, vol. V, 1, sub voce Io, p.667; vol. IV, sub voce Hermes, p. 356
Annotazioni Redazionali: La rappresentazione del mito su questa oinocoe di area lucana presenta alcune varianti rispetto allo schema nel quale si articola nelle altre decorazioni vascolari (Cfr. scheda opera 02 o scheda opera 03). Nonostante l’impianto della scena sia sostanzialmente quello tradizionale, Ermes sopraggiunge da sinistra, ma è stranamente sbarbato ed ha il caduceo, oltre la normale spada necessaria ad uccidere Argo. Quest’ultimo agita un bastone per difesa e non ha nessun attributo a sottolineare la sua vista eccezionale. La vera eccezione però, è l’aspetto di Io: essa infatti ha corpo e corna di giovenca, ma viso di donna. Tale rappresentazione potrebbe spiegarsi riferendosi all’Inaco di Sofocle, un dramma satiresco perduto di cui ci restano solo pochi frammenti. Tra questi, uno racconta la trasformazione di Io con corna e zoccoli da giovenca. Tale anomalia potrebbe spiegare anche le altre che, sebbene d’importanza minore, risultano deviare da una tradizione iconografica fin troppo costante e lineare (Cfr. scheda opera 02).
Francesca Pagliaro