01: Giove e Licaone

Titolo dell'opera: Giove e Licaone

Autore: anonimo incisore del XVI secolo

Datazione: 1522

Collocazione: Niccolò degli Agostini, Tutti li libri de Ovidio Metamorphoseos tradutti dal litteral in senso vulgar co le sue allegorie in prosa. A instantia de Niccolò Zoppino e Vincentio di Pollo, Venezia 1522

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: Licaone uccide il figlio e lo fa cuocere nella pentola

Soggetto secondario:

Personaggi: Licaone

Attributi: ira (Giove); testa di lupo (Licaone)

Contesto: interno di una casa diviso in due stanze. A sinistra la stanza ha al centro un camino acceso su cui è poggiato un pentolone.

Precedenti: 

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Guthmuller B., Mito, Poesia, Arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997

Annotazioni redazionali: la xilografia rappresenta a sinistra il momento della cattura dell’ostaggio molosso, si vede infatti la testa tenuta in mano da una serva. Ovidio ci racconta infatti che una parte delle carni umane vennero bollite mentre una parte arrostita. A destra è rappresentato probabilmente il momento in cui Licaone serve il pranzo a Giove, di cui peraltro non si riconosce alcun attributo particolare. Continuando sulla destra si intravede un bosco con degli animali selvatici, rappresenta il momento in cui Licaone scappa nel bosco per sfuggire alla punizione divina.

                                                                  Giovanna La Padula