
Titolo dell’opera: Giove e Io spiati da Giunone
Autore: Filippo Lauri (1623-1694)
Datazione: 1671-1673
Collocazione: Roma, Palazzo Borghese
Committenza: Giovan Battista Borghese
Tipologia: dipinto
Tecnica: affresco
Soggetto principale: Giove e Io
Soggetto secondario: Giunone scopre Giove con Io
Personaggi: Giove, Io, Giunone
Attributi: aquila (Giove); pavone (Giunone)
Contesto: paesaggio all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Fumagalli E., Palazzo Borghese, Committenza e decorazione privata, De Luca, Roma 1994, pp. 69 e 71-74; Impelluso L., Eroi e Dei dell’antichità, Electa, Milano 2003, p. 188
Annotazioni redazionali: In una delle stanze affrescate a Palazzo Borghese da Filippo Lauri con paesaggi e storie tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, compaiono, all’interno di due finti medaglioni sorretti da statue antiche in finto marmo, due episodi del mito di Giove e Io. Nel primo episodio Giove e Io sono raffigurati insieme in primo piano; la nebbia invocata da Giove per nascondere l’adulterio a Giunone non è sufficiente per celare il tradimento alla dea che, su una nuvola in alto a destra, sta spiando i due amanti. La decorazione di Lauri è documentata all’interno dell’opera storiografica di Baldinucci, il quale descrive in ogni dettaglio i lavori di ristrutturazione del palazzo voluti da Giovan Battista Borghese, impresa svoltasi tra il 1671 e il 1678. Filippo fu impegnato nel ciclo decorativo negli anni compresi tra il 1671 e il 1673. L’altro medaglione presenta l’inusuale episodio di Argo, Io e suo padre Inaco (Cfr. scheda opera 49).
Maddalena Bertolini