
Titolo dell’opera: Giunone dall’alto guarda Giove che accarezza Io
Autore: Giulio Bonasone (1510-1576)
Datazione: 1568
Collocazione: New York,Metropolitan Museum of Art
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: acquaforte
Soggetto Principale: Giunone scopre Giove con Io
Soggetto secondario: Giove ha appena trasformato Io in giovenca
Personaggi: Giunone, giove, Io, Cupido
Attributi:
Contesto: paesaggio all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Welsh Reed S., Fallace R., Italian Etchers of The the Renaissance & Baroque, Catalogo della mostra tenuta a Boston, Boston 1989, pp. 66 e 67; Malcom Bull, The Mirror of the Gods, Classical Mythology in Renaissance Art, Allen Lane, Londra 2005
Annotazioni redazionali: L’incisione di Giulio Bonasone fa parte della serie di incisioni con gli Amorosi diletti degli Dei, creata su ispirazione di quella di Gian Giacomo Caraglio con gli Amori degli Dei (Cfr. scheda opera 16); Bonasone è l’artefice di un’altra serie di stampe mitologiche con gli Amori di Giunone. Si ignora il numero esatto di incisioni perché la serie fu smembrata, forse a causa dei provvedimenti di censura messi in vigore dalla Chiesa, ma si crede che il numero totale della serie fosse di 21 immagini. Giulio dichiara di essere l’inventore del frontespizio e le incisioni sono dotate tutte di cornici con decorazioni a festone, frutta, fiori, ordini architettonici e cariatidi. Al di sotto delle immagini ci sono dei versi scritti in italiano volgare (insegnamenti morali, filosofici o religiosi): la scelta linguistica, con l’abbandono del latino, ha fatto presupporre che la serie con gli Amori degli Dei sia stata prodotta e diffusa su larga scala. Giunone è raffigurata nuda, sospesa tra le nuvole e accompagnata da un amorino mentre osserva il marito che accarezza la giovenca Io posta di fronte a lui.
Maddalena Bertolini