Titolo dell’opera: Mercurio e Argo
Autore: Lorenzo Sabatini, detto Lorenzino da Bologna (1530 ca-1576)
Datazione: 1563
Collocazione: Vienna, Graphische Sammlung Albertina
Committenza:
Tipologia: disegno
Tecnica:
Soggetto principale: Mercurio e Argo
Soggetto secondario: Giunone scopreGiove con Io, Giunone chiede a Giove Io trasformata in giovenca
Personaggi: Giove, Io, Giunone, Mercurio, Argo
Attributi: carro, pavoni (Giunone); giovenca (Io)
Contesto: paesaggio all’aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Winkelmann J., Lorenzo Sabatini detto Lorenzino da Bologna, in Pittura Bolognese del ‘500, a cura di Fortunati Pietrantoni V., Grafis Edizioni, Bologna 1986, vol. II, pp. 595 e 596
Annotazioni redazionali: Alcune informazioni sulla vita di Lorenzo Sabatini sono state tramandate nelle biografie degli artisti scritte dal Vasari. A proposito di Lorenzo lo storico fiorentino dice che fu collaboratore di Primaticcio, suo aiutante nella decorazione di Palazzo Vecchio a Firenze e che, a partire dal 1565, l’artista bolognese fu iscritto all’Accademia del Disegno. Dal 1573, chiamato da papa Gregorio XIII, Sabatini lavorerà a Roma. Il disegno conservato a Vienna reca una scritta non autografa, ma comunque antica, sopra ai corpi di Giove e Io con il nome dell’artista: “LORENZO SABADINI DA BOLOGNA”. La critica ha datato il disegno all’anno 1563, ma Jurgen Winkelmann si discosta da tale cronologia, anticipando di qualche anno l’opera, giustificando la sua ipotesi con il fatto che Sabatini nel 1562 si trovava già a Firenze come collaboratore di Vasari. Nel disegno con Mercurio e Argo,l’artista sceglie di riunire in un unico foglio i momenti significativi del racconto della favola di Giove e Io tramandata da Ovidio (Iofc10): al centro, dietro alle figure di Mercurio e Argo, due alberi fanno da perno a tutta la composizione. In primo piano il dio alato sta suonando per il pastore che si è già addormentato; nell’angolo in alto a sinistra Giove e Io, adagiati su di una nuvola, si voltano verso Giunone (in alto a destra), che con il suo carro sta raggiungendo i due amanti; nella parte destra del disegno, alla sinistra del gruppo di figure con Mercurio e Argo, Giove è seduto su una roccia e ascolta la moglie che, indicante con una mano Io in forma di giovenca, gli chiede in dono l’animale. La storia ha quindi inizio dall’angolo sulla sinistra con Giove e Io, prosegue sulla destra con Giunone che chiede a Giove Io trasformata in vacca e termina al centro con Mercurio che suona il flauto per Argo.
Maddalena Bertolini