08: Giove ed Io

Titolo dell’opera: Io, Argo e Giove

Autore: anonimo

Datazione: XV sec.

Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, manoscritto di una  traduzione francesedelle Metamorfosi di Ovidio, Ms. français 137, fol. 9v

Committenza:

Tipologia: miniatura

Tecnica: tempera

Soggetto principale: Io mutata in giovenca è sorvegliata da Argo

Soggetto secondario: Giove osserva la scena

Personaggi: Io, Argo, Giove

Attributi:

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://collecties.meermanno.nl/handschriften/showillu?id=100449

Bibliografia:

Annotazioni Redazionali: in questa miniatura, conservata in un manoscritto contenente una traduzione in francese delle Metamorfosi di Ovidio priva di moralizzazioni, troviamo un’insolita rappresentazione del mito: il momento è quello in cui Giove, deciso a liberare Io, osserva Argo, il pastore dai cent’occhi al quale Giunone aveva dato in custodia la giovenca. Le figure di Argo, Io trasformata in giovenca e Giove si dispongono tra cielo, pascolo e lo sfondo di una città. Nonostante Ovidio dica esplicitamente che “Giove (…) in una bianca giovenca converse l’inachide ninfa” (Iofc10), qui Io ha l’aspetto di una giovenca comune colorata di nero. Argo, vestito alla franzese ha il bastone da pastore e la faccia cosparsa di occhi; Giove, come molte delle divinità raffigurate in questo manoscritto, compare insolitamente alato ad osservare la scena dall’alto (Cfr. scheda opera relativa). Il momento prescelto per la miniatura è dunque uno dei meno centrali del mito, una pausa tra le due azioni  più drammatiche della vicenda, la metamorfosi di Io in giovenca e decapitazione di Argo da parte di Mercurio.

Francesca Pagliaro