180-115 a.C.
APOLLODORO, Biblioteca, II, 5-9
Traduzione tratta da: http://xoomer.alice.it/novaphilae/Biblioteca%201.htm
Da Argo e Ismene, figlia di Asopo, nacque Iaso, e da Iaso, si dice, nacque Io. Ma Castore, l’autore delle “Cronache”, e anche numerosi tragici, raccontano che il padre di Io era Inaco; mentre Esiodo e Acusilao la dicono figlia di Pireno. Pure essendo Io sacerdotessa di Era, Zeus la sedusse; ma Era lo scoprì, e allora il Dio toccò la fanciulla e la trasformò in una candida vacca, giurando alla sposa Era di non essere mai stato il suo amante; per questo, dice Esoso, gli spergiuri d’amore non provocano l’ira divina. Ma Era chiese a Zeus di poter tenere per sé quella vacca, e le mise come guardiano Argo, l’onniveggente: figlio di Arestore, secondo Ferecide, o forse di Inaco, come sostiene Asclepiade, o forse ancora, come sostiene Cercope, figlio di Argo e Ismene, a sua volta figlia di Asopo. Acusilao invece afferma che Argo nacque da Gea. Egli legò la vacca a un ulivo nel bosco del territorio di Micene; ma Zeus ordinò a Ermes di rapirla. Ierace fece la spia, ed Ermes, non potendo ormai impadronirsi della vacca di nascosto, dovette uccidere Argo con una pietra: per questo il dio venne chiamato Argifonte, cioè “uccisore di Argo”. Allora la Dea Era mandò un tafano a tormentare la giovenca, e quella corse via, prima verso quel golfo che dopo il suo passaggio venne chiamato Ionio, poi, attraversata l’Illiria e superato il monte Emo, oltrepassò lo stretto che a quel tempo si chiamava Tracico, e dopo il suo passaggio Bosforo. Poi se ne andò verso la Scozia e la regione dei Cimieri, e vagò per tante terre e tanti mari d’Europa e d’Asia; e finalmente raggiunse l’Egitto, dove ritrovò il suo aspetto di prima e partorì il figlio Epafo, sulle rive del fiume Nilo. Allora la Dea Era ordinò ai Curati di farlo sparire; e quelli eseguirono il comando. Ma Zeus se ne accorse e li uccise; e Io si mise alla ricerca del figlio. Di nuovo vagò per tutta la Siria, perché le avevano detto che suo figlio era là, allevato dalla sposa del re di Biblico; così ritrovò Epafo e ritornò in Egitto, dove sposò Telefono, il re degli Egizi. E innalzò una statua a Demetra, che gli Egizi chiamano Iside, e Io stessa venne chiamata Iside.