59: Deucalione e Pirra

Titolo dell’opera: Deucalione e Pirra

Autore: Giovanni Benedetto Castiglione detto Grechetto (1609-1664)

Datazione:

Collocazione: Windsor Castle, Royal Library

Committenza:

Tipologia: Disegno

Tecnica:

Soggetto principale: Deucalione e Pirra gettano le pietre

Soggetto secondario: Trasformazione delle pietre

Personaggi: Deucalione, Pirra, figure maschili e femminili nate dalle pietre

Attributi: Pietre, tempio di Temi ?(Deucalione, Pirra)

Contesto: Scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Blunt A., The drawings of Giovanni Benedetto Castiglione, in “Journal of the Warburg and Courtauld Institutes”, The Trinity Press, Londra 1945, vol. 8, pp.161-174; Blunt A., The drawings of G. B. Castiglione & Stefano Della Bella in the collection of Her Majesty the Queen at Windsor Castle, Phaidon Press, Londra 1954, fig. 36; Giovanni Benedetto Castiglione Master Draughtsman of the Italian Baroque, Percy A. (a cura di), Philadelphia Museum of Art September 17 to November 28 1971, foreword by Blunt A., Philadelphia Museum of Art,1971, scheda 116;  Dempsey C., Castiglione at Philadelphia, in “The Burlington Magazine”, 1972, n. 114, pp. 117-120.

Annotazioni redazionali: Questo disegno di Grechetto, oggi conservato nella Royal Library di Windsor Castle, è stato acquistato nel 1762 da Giorgio III insieme al resto della collezione di Joseph Smith console britannico a Venezia, che aveva precedentemente ottenuto l’insieme dei 200 disegni dell’artista, dal nobil’uomo veneziano Zaccaria Sagredo. Nei testi di Blunt, fino al 1970 ca., quest’opera è titolata Scena di fronte ad un altare senza identificare il soggetto mitologico, che invece già dal catalogo della mostra è indicato specificatamente e attribuito al mito di Deucalione e Pirra. Il disegno è stato esposto in una mostra al Museum of Art di Philadelphia nel 1971, dedicata ai lavori di grafica dell’artista.

La scena rappresenta il momento in cui i due protagonisti gettano le pietre e generano un nuova umanità. La postura di Deucalione e Pirra si ripete uguale nel dipinto con lo stesso soggetto (Cfr. scheda opera 58), mentre sulla destra vediamo un accenno del tempio di Temi. Viceversa le figure nate dalle pietre qui sono quasi del tutto trasformate, mentre nel dipinto ne vediamo soltanto la testa. Il disegno ci mostra i due protagonisti nell’atto di gettare le pietre, con Pirra rivolta verso il tempio e Deucalione, nell’atto di girarsi lanciando la grande pietra nelle sue mani, la cui postura ricorda quella del Polifemo che lancia il masso nel Polifemo e Aci di Annibale Carracci nella Galleria Farnese. La particolarità dell’opera sta nel fatto che l’artista non vuole rappresentare la nascita di un genere umano generico, come avviene nelle opere precedenti dedicate a questo mito, ma di diverse tipologie, soldati, amanti, musicisti, che nascono dalle pietre lanciate (Dempsey, 1972). Sulla sinistra vediamo la figura di un uomo armato con un elmo, mentre a destra una donna con uno strumento musicale. Il nuovo popolo, per Grechetto, ha già un’identità e le sue peculiarità.

Agnese Altana