51: Deucalione e Pirra

Titolo dell’opera: Diluvium

Autore: Antonio Tempesta   (1555-1630)

Datazione: 1606

Collocazione: Metamorphoseon sive trasformationum ovidianarum libri quindicem aeneis formis ab Antonio Tempesta Fiorentino incisi, et in pictorum antiquitatisque studiosorum gratiam nunc primum exquisitissimis sumptibus a Petro de Iode anteuerpiano in lucem, Anversa1606, pl. 7

Committenza:

Tipologia: Incisione

Tecnica: Xilografia

Soggetto principale: Scena con il diluvio con uomini, donne e animali che cercano di mettersi in salvo

Soggetto secondario: Sullo sfondo naviga un’arca

Personaggi: Figure maschili e femminili

Attributi:

Contesto: Scena in mare

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Buffa A., The illustrated Bartsch, vol. 36, Antonio Tempesta: italian masters of the sixteenth century, Abaris Books, New York 1994; Guthmüller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997; Cieri Via C., L’arte delle Metamorfosi. Decorazioni mitologiche nel Cinquecento, Lithos, Roma 2003, p. 14.

Annotazioni redazionali: Questa incisione fa parte di una serie di 150 xilografie che Antonio Tempesta realizzò nel 1606 per illustrare un’edizione delle Metamorfosi di Ovidio stampate ad Anversa. Così come prima di Tempesta era avvenuto per le illustrazioni di Bernard Salomon, poi riprese da Simeoni e Virgil Solis, anche in questo caso la rappresentazione assume un’importanza maggiore sul testo scritto. Al mito di Deucalione e Pirra sono dedicati due incisioni, la prima che si concentra sul momento del diluvio, mentre la seconda sul ripopolamento del mondo da parte dei due protagonisti (Cfr. scheda opera 52). Nell’incisione uomini e animali cercano di mettersi in salvo sulle terre non ancora sommerse o su delle imbarcazioni. La scena è particolarmente espressiva, sulla linea stilistica del barocco italiano, in primo piano una donna con un bambino  assiste insieme ad un uomo all’alluvione. Sullo sfondo un’arca, d’ispirazione biblica, naviga verso la salvezza. Probabilmente il mito riunisce in se i vari elementi del diluvio, rendendolo più simile a quello universale raccontato nella Bibbia, aspetto evidenziabile anche dall’assenza degli dei, che nel testo ovidiano scatenano il cataclisma, come Giove o Nettuno che convoca i fiumi. L’immagine ricorda quella di Bernard Salomon, sia per l’assenza degli dei che per la presenza dell’arca (Cfr. scheda opera 34).

Agnese Altana