22: Deucalione e Pirra

Titolo dell’opera: Deucalione e Pirra chiedono aiuto a Temi

Autore: Hermann Postumus (1513/14- ante 1588)

Datazione: 1542

Collocazione: Landshut, Stadtresidenz, Italienischer Bau, Stanza degli Dei, volta

Committenza: Ludovico X di Baviera (1495-1545)

Tipologia: Dipinto murario

Tecnica: Affresco

Soggetto principale: Deucalione e Pirra pregano davanti il tempio di Temi

Soggetto secondario:

Personaggi: Deucalione, Pirra

Attributi: Barca, tempio e statua di Temi (Deucalione, Pirra)

Contesto: Scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: www1.ku-eichstaett.de/SLF/Klassphil/grau/posdeu1.htm

Bibliografia: Wischermann H., Der Italianische bau der Stadtresidenz in Landshut Bemerkungen zu Seiner K?nstlerischen Herkunft, in "Arte Veneta", 33, 1979, pp. 50-58; Günther H., Il Deutscher Bau della residenza di Landshut: Funzioni e tipologie, in Die Landshuter Stadtresidenz: Architektur und Ausstattung, Lauterbach I. - Endemann K. - Frommel C.L. (a cura di), Zentralinstitut fur Kunstgeschichte, Monaco 1998, pp. 65-70; Bulst W.A., Der Italienische Saal: Architektur und Ikonographie, in Die Landshuter Stadtresidenz: Architektur und Ausstattung, Lauterbach I. - Endemann K. - Frommel C.L. (a cura di), Zentralinstitut fur Kunstgeschichte, Monaco 1998, pp. 183-192; Dacos N., Herman Posthumus in Landshut, in Die Landshuter Stadtresidenz: Architektur und Ausstattung, Lauterbach I. - Endemann K. - Frommel C.L. (a cura di), Zentralinstitut fur Kunstgeschichte, Monaco 1998, pp. 239-243; Dacos N., Roma quanta fuit. Tre pittori fiamminghi nella Domus Aurea, Donzelli Editore, Roma 2001, pp. 89-94.

Annotazioni redazionali: Landshut durante il 1500 era una delle città dove i duchi di Baviera risiedevano. Intorno al 1536-1540 Ludovico X di Baviera commissionò la costruzione di una villa, che si componeva di due parti, una realizzata in stile rinascimentale tedesco (Deutscher Bau, “edificio tedesco”) e un’altra invece (Italienischer Bau) in stile italiano. Il progetto per il secondo edificio fu completamente modificato, dopo che Ludovico, recatosi in viaggio alla corte di Mantova, rimase affascinato a tal punto da Palazzo Te di Giulio Romano, da voler realizzare sulla stessa tipologia un’ala della villa di Landshut. Per questo motivo vennero chiamati diversi artisti da Mantova e probabilmente allo stesso Giulio Romano è da attribuire la paternità dell’Italienischer Bau. La funzione del palazzo era quella di residenza per gli uffici e poi di dogana. Inoltre l’edifico era anche il luogo in cui il duca esercitava la giustizia, perciò venne realizzata una sala adatta ad un tribunale, oltre ovviamente alle stanze private del duca (Günther, 1998). Al termine dei lavori di costruzione, iniziarono quelli della decorazione interna, ad opera di Hermann Posthumus, Ludwig Refinger e Hans Bockberger, che si collocano fra il 1540 e il 1543.

L’affresco, che orna le lunette della volta nella Sala degli Dei, si unisce alla decorazione basata su alcuni episodi delle Metamorfosi di Ovidio. Rappresenta i due personaggi nell’atto di pregare la dea Temi affinché mostri loro come ripopolare il mondo colpito da diluvio. Dietro le due figure si vede la barca sulla quale, su consiglio di Prometeo, padre di Deucalione, i due coniugi sono scampati al cataclisma. Il momento della vicenda solitamente viene raffigurato insieme a quello del lancio delle pietre, al contrario in questo caso Posthumus decide di dedicare un intero riquadro alla preghiera a Temi, così come fa anche Tintoretto nelle due sue opere dedicate al mito (Cfr. scheda opera 20 e scheda opera 21). Sullo sfondo si vede un tempio, non è ben chiaro se possa ricollegarsi alla dea, che l’autore rappresenta in una struttura architettonica di piccole dimensioni o se semplicemente rappresenti uno degli edifici sopravvissuti al diluvio.

Agnese Altana