02: Deucalione e Pirra

Titolo dell’opera: Deucalion et Pyrrha

Autore: Anonimo

Datazione: 1385 ca.

Collocazione:Lione, Bibliothèque Municipale, manoscritto dell’Ovide Moralisé,Ms 742, f.14

Committenza:

Tipologia: Illustrazione

Tecnica: Miniatura ad acquarello

Soggetto principale: Deucalione e Pirra sulla barca con cui scampano al diluvio

Soggetto secondario:

Personaggi: Deucalione, Pirra

Attributi: Barca (Deucalione e Pirra)

Contesto: Scena in mare

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://sged.bm-lyon.fr/Edip.BML/%28cb0avn55nlvt5055kigceg55%29/Pages/Redirector.aspx?Page=MainFrame

Bibliografia: Cotton F., Les manuscrits a peintures de la Bibliothèque de Lyon. Essai de catalogue, in « Gazette des Beaux-Arts », LXV, 1965, n.1156-1157, pp. 265-320 (p. 286).

Annotazioni redazionali: Quest’illustrazione fa parte di una serie di 57 miniature ad acquarello tratte da uno dei manoscritti dell’Ovide Moralisé, opera realizzata da un anonimo nel XIV secolo, come rilettura in chiave moraleggiante del testo di Ovidio. Il momento del mito scelto è quello in cui i due coniugi si salvano dal diluvio sulla loro barca, grazie alle loro virtù morali e alla loro fede religiosa. Probabilmente l’autore si è concentrato su questa fase della vicenda, marginale rispetto a tutto il mito, per sottolineare come la fede e una linea di condotta integerrima possano preservare l’anima dell’uomo dalle punizioni divine. Il mito diventa così esempio etico sulla linea delle riletture moraleggianti dei testi medievali, in cui la dottrina cristiana è rintracciata in tutta l’opera. Inoltre si può sottolineare anche la posizione e l’atteggiamento dei due personaggi: le mani giunte in segno di preghiera, ad evidenziare proprio il contegno pio che ha garantito la salvezza dei due. Lo stesso testo dell’Ovide Moralisé (Deufm09)evidenziacome tutto il genere umano corrotto perisca ad eccezione di coloro che furono leali e onesti e che Deucalione e Pirra vengono risparmiati proprio perché sono gli unici rimasti degni di essere salvati da Dio Loial furent et droiturier ; Dieu douterent et sa justise, Et si l’amerent sans faintise. Nulz de lor temps n’avoit esté, si bons ne de tele honnesté.”. Inoltre nell’Ovide Moralisé il diluvio mitologico è messo in relazione con quello di Noè “Le devine page et la fable sont en ce, ce samble, acordable” il cui scopo divino era comunque di punire vizi e i peccati, evidenziando l’aspetto della salvezza dal diluvio, in cui la favola di Ovidio trova una sua collocazione solo come esempio di virtù premiate e in cui si cerca di dare una spiegazione morale e simbolica alla trasformazione e creazione del genere umano dalle pietre.

Agnese Altana