1559
GABRIELLO SYMEONI, La vita et Metamorphoseo d'Ovidio, Per Giovanni di Thornes, Lione, 1559
Libro primo
9 Diluvio
Spento il tiranno, in Ciel ritorna Giove,
Et narra il mal, che tra i mortali alloggia.
Chi par ch’il fuoco per punirgli approve
Et chi propon l’imperuosa piongia.
La pioggia ha luogo, e si diluvia e piove,
Cle l’acqua gia foura alle case poggia,
Et si trabocca li mar fuor dalle sponde,
Ch’ogniun perisce nelle rapide onde.
10 Fine del diluvio con salvamento di Deucalione e Pirra
Ogn’un si potea dir perito e spento,
Poi che due soli al mondo ne restaro.
Di che rimase assai Giove contento,
Che due persone buone si salvaro.
Et comando alla tempesta e al vento
Di non offender seme à lui si caro,
Come amici di Dio e di ragione
Si trovar Pyrra e’l suo Deucalione.
11 Ristauratione dell’humana generazione
Scesi i Consorti il monte di Parnasso
Dall’oracol di Temi han voce udita.
Dietro alle spalle ogni lanciato sasso
Col capo ascoso sia converso in vita.
Ad obbedire era fermi pigro ne lasso
Fù, ò possanza de la su infinita!
Monstrasti ben, che sfer doveva fuore
Di dare pierre un secolo peggiore.
Il testo d’Ovidio, Libro primo, Deucalione e Pyrra.
Hic ubi Deucalion (nam caetera texerat aequor)
Cum consorte tori.
Innocuos ambos, cultores numinis ambos.