LUCIANO, Della Dea Syria
Testo tratto da: Luciano. Dialoghi e saggi, a cura di Settembrini L., Nuovo Portico, Bompiani, Milano 1983, pp. 124-126
Della Dea Siria
... Quand’io domandai degli anni che ha il tempio, e quale dea credono che vi sia, mi si fecero molti racconti, alcuni sacri, altri volgari, altri del tutto favolosi, ed altri barbari, ed altri ancora concordi a quelli dei Greci; i quali tutti io dirò, sì, ma non accetto affatto.Volgarmente dunque si dice che Deucalione lo Scita fabbricò il tempio; quel Deucalione al cui tempo furono le grandi acque. Di Deucalione ho udito in Grecia il racconto che i Greci ne fanno. La favola è questa. Questa generazione di uomini che sono al presente non furono prima, ma quella generazione tutti perirono: questi sono della generazione seconda, che di nuovo dopo Deucalione crebbe in tanta moltitudine. Di quelli si narra che essendo violenti, facevano opere ingiuste, non serbavano giuramenti, non accoglievano forestieri, non si movevano per preghiere, e però venne loro una grande calamità. Subito la terra riversò molte acque, caddero grandi piogge, i fiumi gonfiarono, e il mare si levò di molto, sicché tutto fu acqua, e tutti perirono. Deucalione solo degli uomini fu lasciato per la seconda generazione, a causa del suo senno e della sua pietà: ed egli si salvò a questo modo. In una grande Arca che aveva imbarcati i figlioli e le donne sue, entrò anch’egli. Entrato lui, vennero cinghiali, cavalli, leoni di varie specie, e serpenti, e gli altri animali che pascono su la terra, tutti a coppia: egli tutti li accoglieva, e quelli non facevano a lui male, ed erano per divino volere in grande amicizia tra loro. Così tutti in una arca andarono galleggiando, finché l’acqua dominò su la terra. E questo raccontano i Greci intorno a Deucalione. In conseguenza di questo, quelli della città Sagra raccontano una cosa di gran maraviglia; che nel loro paese si aprì una gran voragine, e tutta l’acqua vi si precipitò; che dipoi Deucalione rizzò altari, e sopra la voragine edificò un tempio sacro a Giunone. Io ho veduta la voragine, che sta sotto il tempio, ed è ben piccola: prima era più grande, ed ora è divenuta così, non so: quella che vidi io è piccola. In ricordo di questa istoria si fa che due volte l’anno l’acqua del mare viene nel tempio: ve la portano non pure i Sacerdoti, ma tutta <st1:personname productid="la Siria" w:st="on">la Siria</st1:personname>, e l’Arabia, e sin di là dell’ Eufrate molti uomini vanno al mare, e tutti portano acqua; e prima la versano nel tempio, poi essa scende nella voragine, e la voragine benché piccola riceve gran copia d’acqua. E quelli che fanno ciò, dicono che Deucalione quando fece il tempio pose questa legge, in memoria di quella calamità e di quel benefizio. E questo è il loro racconto antico intorno al tempio.