Deufc15

I sec. d.C.

GIOVENALE, Satire, I, vv. 81-84

ex quo Deucalion nimbis tollentibus aequor

navigio montem ascendit sortesque poposcit

paulatimque anima caluerunt mollia saxa

et maribus nudas ostendit Pyrrha puellas

 

Traduzione tratta da: www.progettovidio.it/showlink.asp

sin dal tempo in cui Deucalione, tra gli scrosci che gonfiavano il mare,

con la nave raggiunse in cima il monte a chiedere il proprio destino

e a poco a poco il soffio della vita sciolse al suo calore le pietre

e ai maschi Pirra offrí vergini ignude.