2-8 d.C.
OVIDIO, Fasti, IV, vv. 791-794
An, quod in his vitae causa est, haec perdidit exul,
his nova fit coniunx, haec duo magna putant?
Vix equidem credo: sunt qui Phaetonta referri
credant et nimias Deucalionis aquas.
Testo tratto da: Opere di Publio Ovidio Nasone, a cura di Stok F., UTET, 1999 Torino, vol. IV, Fasti e frammenti, pp. 334-335
Oppure questi elementi sono tenuti in gran conto
per il fatto che da essi nasce la vita, che da essi
l’esule è escluso, che con essi la sposa diventa tale?
Alcuni ritengono, ma è opinione che mi pare poco credibile,
che il rito ricordi Fetonte e il diluvio di Deucalione.