02: Apollo e Dafne

Titolo dell'opera: Apollo e Dafne

Autore: Anonimo pittore pompeiano del I sec. d.C.

Datazione: 63-68 d.C.

Collocazione: Pompei, Casa dei Vettii

Committenza:

Tipologia: pittura murale

Tecnica: tempera

Soggetto principale: Dafne e Apollo

Soggetto secondario:

Personaggi: Apollo, Dafne

Attributi: faretra, due lance (Apollo); capelli in rami di alloro (?) (Dafne)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Helbig W., Wandegemälde der vom Vesuv verschüttelten Städte Campaniens, Leipzig 1868, n. 231; Reinach S., Répertoire de Peintures grecques et romaines, Parigi 1922, p. 29, n. 5; Peters W.J.Th., La composizione delle pareti dipinte nella Casa dei Vetti a Pompei, in "Mededelingen Rome", XXXIX, 1977, p. 95 e sgg.; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1986, III, 1, p. 345, cat. n. 11

Annotazioni redazionali: Si tratta di una possibile raffigurazione dell'inseguimento di Dafne da parte di Apollo: Apollo è nudo, indossa solamente un mantello legato al collo, e porta forse la faretra dietro le spalle, mentre nella mano sinistra tiene due lunghe lance da cacciatore, egli è raffigurato chiaramente in movimento verso sinistra, ed infatti il suo mantello viene gonfiato dal vento che vi penetra nella corsa. Apollo sembra inseguire una fanciulla seminuda, anch'essa in corsa, infatti, tiene con la destra un lembo del suo abito per non perderlo a causa del vento, e che col gesto della mano sinistra potrebbe voler rifiutare le richieste del dio, e scacciarlo via. Poiché sembra di riconoscere come delle gemme, o principi di ramoscelli fra i capelli della figura femminile è stato ipotizzato che l'artista abbia qui voluto raffigurare proprio un momento del mito di Dafne, che allora conobbe particolare fortuna grazie ad Ovidio.

                                                                                    Elisa Saviani