11: Apollo e Dafne

Titolo dell'opera: Apollo e Dafne

Autore: Anonimo artista copto del V-VI sec. d.C.

Datazione: 500 d.C. circa

Collocazione: Parigi, Louvre (proveniente da Antinoë)

Committenza:

Tipologia: frammento di tappezzeria

Tecnica: tessitura

Soggetto principale: Dafne e Apollo

Soggetto secondario:

Personaggi: Apollo, Dafne

Attributi: arco e freccia (Apollo); lira (Apollo); gambe in tronco d'alloro (Dafne)

Contesto: campestre

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Müller V., Die typen der Daphne-Darstellung, in "Mitteilungen des deutschen archäologischen Instituts", 44, 1929, p. 64, fig. 6;Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zurigo-Monaco 1984, II, 1, p. 346, cat. n. 29

Annotazioni redazionali: In questo frammento di tessuto copto troviamo raffigurato il momento iniziale della metamorfosi di Dafne: la ninfa, sulla destra, pur mostrando ancora un aspetto prevalentemente umano, ha ormai la parte terminale delle gambe trasformata in radice e conficcata nel terreno. Apollo, dunque, sulla sinistra, nudo, ma con il mantello sulle spalle, e con la lira appoggiata su di una sorta di piedistallo, è giunto troppo tardi: egli è costretto ad accettare la metamorfosi della ninfa che ha fatto voto di castità. Nonostante la datazione tarda di questa raffigurazione, è evidente che gli elementi principali dell’iconografia classica sono stati mantenuti, tuttavia sembra qui affacciarsi un nuovo contenuto, che si sovrappone a quello antico. Ciò che colpisce, infatti, è sia il gesto di Dafne, che sembra offrire ad Apollo un fiore a forma di croce, o proprio una crocetta, sia l’atteggiamento di Apollo, che sembra prepararsi a scagliare una freccia contro la ninfa: entrambe questi gesti esulano dalla versione del mito diffusa dalla maggior parte delle fonti classiche. Pertanto si potrebbe riconoscervi un primo tentativo di affibbiare un significato cristiano alla favola: Dafne, infatti, rappresentava la figura casta per eccellenza, che per osservare sino in fondo il suo voto si fece trasformare in alloro, perciò essa poteva essere facilmente identificata con la figura del martire che s’immola per la fede. In tal senso potrebbe spiegarsi anche il gesto di Apollo, che colpendo con una freccia Dafne, vuole forse sancirne il voto e riceverne il sacrificio.

                                                                                      Elisa Saviani